“Noi italiani siamo come dei nani sulle spalle di un gigante, tutti. E il gigante è la cultura, una cultura antica che ci ha regalato una straordinaria, invisibile capacità di cogliere la complessità delle cose. Articolare i ragionamenti, tessere arte e scienza assieme, e questo è un capitale enorme. E per questa italianità c'è sempre posto a tavola per tutto il resto del mondo”.Renzo Piano
In occasione del 150° anno dell’Unità d’Italia ho voluto esprimere anche io la mia opinione a tal proposito e per questo ho scelto una frase che mi è sembrata rappresentativa tanto dello spirito del blog quanto del mio personale parere. Come ben sappiamo la storia della nostra Nazione è costernata di eventi, di fatti, di tragedie e di lente riprese… Anche il raggiungimento dell’Unità non è stato così semplice! Tanto voluta da una parte, tra cui Camillo Benso conte di Cavour, i Savoia, Garibaldi (anche se alcuni per scopi puramente economici e strategici) e tanto rifiutata dall’altra, in generale il Regno Borbonico. L’unificazione è stato il risultato di avvenimenti quanto mai dolorosi, che provocarono milioni di vittime, per non parlare della delusione che creò all’indomani di quel tanto atteso 17 marzo 1861. E anche questi 150 anni hanno portato dolori e gioie! Se una parte di storia ha mostrato e continua a mostrare ancora oggi aspetti dell’Italia il più delle volte negativi, e non sempre condividibili, d'altronde non possiamo dimenticare l’altra parte di storia che mostra invece il lato positivo della nostra Nazione, quella parte che mette in risalto ciò per cui l’Italia è famosa ed è amata in tutto il mondo: la sua cultura!Dante, Boccaccio, Tasso, Manzoni, Verga, Deledda, D’Annunzio, Pirandello, Ungaretti, Montale, Pavese e Pasolini, Tomasi di Lampedusa… per la letteratura. Archimede, Machiavelli, Campanella, Croce, Vico… per la filosofia. Per non parlare di tutti gli altri campi del sapere (pittura, scultura, architettura..) e di tutti gli altri nomi che potremmo elencare (e che per ovvi motivi non riporterò) che hanno fatto la storia della cultura d’Italia. E noi, in quanto italiani, affondiamo le nostre radici in questa cultura e ci portiamo dietro un bagaglio a dir poco invidiabile.“Dietro una lingua ci sta una letteratura, e dietro una letteratura c'è un gusto, una civiltà” (Luigi Russo, Prefazione a "La Dolce Stagione") e, aggiungerei, la nostra civiltà, quella ITALIANA.Con ciò non voglio essere una fanatica nazionalista ma, in questo giorno di festa, voglio semplicemente esprimere il mio orgoglio e vanto nei confronti di una Nazione che, di fronte alle difficoltà, ha avuto sempre la forza e il coraggio di risollevarsi e la speranza che, forte di un passato ragguardevole e importante, abbia ancora la fiducia in un domani migliore!
W L’ITALIA E AUGURI A TUTTI GLI ITALIANI