150 fratelli d’ italia

Il primo intervento targato 2011, magari animato da un pò di retorica, sento di dedicarlo all’ Italia. Il 1 Gennaio 1861 ufficialmente nasceva l’ Unità di Italia. Un sogno inseguito dalle generazioni per secoli. Un sogno per il quale è stato versato sangue di uomini diversi per idee, estrazione sociale e geografica; ma un sangue che ha plamato in un fronte compatto le coscienze di tutti: l’ Italia. Il 1 Gennaio 1861 è stata tracciata la strada di un sogno. Un sogno al quale si è tenuti a credere. A tenerlo vivo per i nostri figli e per le generazioni future. Non voglio in questa sede rivolgere appelli accorati o inneggiare a populistici slogan del tipo “viva l’ Italia”, “amiamo l’ Italia” ecc. ecc. Voglio con forza, invece, richiamare l’ idea di Patria che sento perdersi in vuoti scontri politici e quotidiani. Voglio continuare a piangere di fronte al mio tricolore e andare a testa alta per l’ Europa e nel mondo, fiero della mia storia. Orgoglioso, insomma, di essere italiano, nonostante tutto. Nonostante la lega nord; nonostante gli stupidi pregiudizi di periferia. Una strada è stata tracciata come detto. Ma bisogna continuare a proseguirla. Ed è qui che non ci siamo. Basta leggere le cronache politiche nonchè vedere le condizioni attuali in cui versa il nostro paese diventato realmente periferia della storia, della cultura, della politica. Considerando che un nuovo anno è appena iniziato non voglio mancare in propositi di speranza. La mia speranza è concentrata, per così dire, in un verso del poeta Petrarca: “perchè il valor negli Italici cor ancor non è morto”. Il nostro valore non è morto. Riprendimocelo. Insieme all’ Italia. A quella vera che ancora resiste ai colpi delle brutture moderne. BUON ANNO A TUTTI GLI ITALIANI.