non so a voi ma a me sembra bellissima.
Magazine Motori
Bene, ecco un altro capitolo della nostra rubrica "news", anche se questa non ha molto della novità. Oggi abbiamo a che fare con sospensioni intelligenti, mappature del motore, ABS intelligenti e mille altre diavolerie che rendono le nostre moto dei gioielli di avanguardia tecnologica, che ci portano a guardarle consapevoli che dietro ci sono mille eccellenze.Però la motocicletta non è nata così, quando 147 anni fa l'ing. Louis-Guillaume Perreaux depositò il brevetto numero 83961 “Velocipede a Grande Vitesse” eravamo lontanissimi da tutto questo.Eppure oggi è un po' il “compleanno” della motocicletta e dobbiamo ringraziare Perreaux e la sua intuizione di mettere un motore a vapore su una bicicletta. Si trattava di un piccolo motore a vapore, ovviamente monocilindrico, placcato ottone e alimentato da un bruciatore ad alcol, trasmissione con due cinghie. L'ing. Francese continuò a perfezionare il suo progetto negli anni, fino ad ottenere quello che voleva, insomma un po' come noi non fece altro che aggiungere e customizzare la sua moto. Anche se non poteva accedere al catalogo Touratech, a quei tempi.Tanto tempo è passato da allora ma mi sento di dire che una cosa è rimasta, quel brivido che ti attraversa l'anima quando ruoti la manopola del gas e i pistoni (o il pistone) comincia a produrre energia. Non importa se spingendo la moto al massimo a 16 km/h come quella di Perreaux oppure oltre i 300 km/h come le moderne MotoGP, la passione è sempre quella. E sono sicuro che il sorriso di Perreaux dopo il suo primo giro sia lo stesso che abbiamo noi ogni volta che ci togliamo il casco.Auguri Motocicletta, 147 anni ma li porti alla grande.