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16/02/2015 - Clima, quali nuove sfide su settore energetico, comparto edilizio, dei trasporti e manifatturiero

Creato il 16 febbraio 2015 da Orizzontenergia

Quali sono le opportunità da cogliere nella lotta ai cambiamenti climatici? Qual è il ruolo delle istituzioni, verso la COP di Parigi? Se n'è parlato oggi, 16 febbraio, a Roma al convegno annuale di Kyoto Club "DUE GRADI.

Per un nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici: verso Parigi 2015".

La Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici (COP20) di Lima, con la sua funzione di traghettamento verso Parigi 2015, ha portato pochi risultati. Si apre quindi la fase più delicata, a partire dagli impegni che i vari Stati dovranno definire entro marzo. 
Negli ultimi anni si è creato un contesto favorevole - ha detto Gianni Silvestrini, direttore scientifico di Kyoto Club - dal punto di vista politico l’attivismo di Obama sta dando i primi risultati. Cresce la pressione dal basso testimoniata anche dalla grande marcia di settembre a New York”.
Si stanno infine imponendo alcune disruptive technologies in grado di accelerare il processo di de-carbonizzazionecarbonizzazione
Processo di trasformazione chimico-fisica che avviene ad alte temperature ed alte pressioni  e che porta alla trasformazione del materiale organico in carbone. La carbonizzazione definisce il rango del carbone, ovvero il suo grado di maturazione. Quanto più avanzata è la carbonizzazione, tanto maggiore è il "contenuto energetico" sfruttabile del carbone.
. Insomma, siamo alla vigilia di grandi cambiamenti che, dopo il settore energetico, coinvolgeranno il comparto edilizio, quello dei trasporti e quello della manifattura
"- ha continuato Silvestrini.

Anche l'Italia dovrà fare la sua parte.

Per stimolare l'azione di governo Kyoto Club ha organizzato, oggi 16 febbraio, a Roma il convegno 'Due gradi. Per un nuovo accordo globale sui cambiamenti climatici: verso Parigi 2015', nel quale lo stesso Silvestrini ha presentato il suo libro, edito da Edizioni Ambiente, dal titolo "2 °C. Innovazioni radicali per vincere la sfida del clima e trasformare l'economia", in cui analizza le trasformazioni radicali che sono avvenute e stanno avvenendo e che fanno sperare che grazie alle tecnologie, alle fonti innovative, ai cambiamenti dei modelli di business si possa riuscire a salvare il pianeta e a dare slancio all'economia.
Questi cambiamenti in atto si stanno verificando grazie all'innovazione tecnologica

L’innovazione tecnologica mette a nostra disposizione tutti gli strumenti per costruire una società low carbon. EnergiaEnergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J)
da fonti rinnovabilifonti rinnovabili
Una risorsa è detta rinnovabile se, una volta utilizzata, è in grado di rigenerarsi attraverso un processo naturale in tempistiche paragonabili con le tempistiche di utilizzo da parte dell'uomo. Sono considerate quindi risorse rinnovabili:
- il sole
- il vento
- l'acqua
- la geotermia
- le biomasse
in sostituzione delle fossili, efficienza energeticaefficienza energetica
Con questi termini si intendono i miglioramenti che si possono apportare alla tecnologia per produrre gli stessi beni e servizi utilizzando meno energia, con conseguente riduzione dell' impatto ambientale e dei costi associati.
a partire dal rinnovamento del patrimonio edilizio, mobilità nuova e sostenibile rappresentano il futuro che si sta già facendo strada nel presente. Tocca ai decisori politici, adesso, ad ogni livello, locale, nazionale, internazionale non perdere questa occasione e accogliere, con scelte radicali ed efficaci, la nuova sfida per costruire un futuro pulito e sostenibile
", ha sottolineato 
Francesco Ferrante, vicepresidente di Kyoto Club.
Dopo i saluti del Sindaco di Roma, Ignazio Marino, e dell’Assessore all’ambiente e rifiuti di Roma Capitale, Estella Marino, al convegno annuale di Kyoto Club, organizzato oggi con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e del Comune di Roma Capitale, in occasione dell'anniversario del Protocollo di KyotoProtocollo di Kyoto
È un accordo internazionale sull'ambiente siglato nel 1997 da oltre 160 paesi per la riduzione delle emissioni climalteranti. Entrato in vigore a febbraio 2005, prevede entro il 2012 la riduzione complessiva delle emissioni di gas serra del 5,2% rispetto ai livelli del 1990 (considerato come anno di riferimento). Per i Pesi in via di sviluppo non sono stati previsti obiettivi di riduzione. Il protocollo di Kyoto ha introdotto dei meccanismi (i cosiddetti "meccanismi flessibili") per l'adempimento degli obiettivi di ciascun Paese, favorendo la cooperazione internazionale. Essi sono il Clean developmenti Mechanism, il Joint Implementation e l'Emission TradingTrading
Attività di acquisto e/o di vendita di prodotti (materie prime o commodities) sui mercati internazionali.
.
, si è fatto un focus sul 
ruolo delle istituzioni nella lotta al cambiamento climatico. 
La prima sessione del convegno, infatti, presieduta da Catia Bastioli, presidente di Kyoto Club, ha visto l’intervento di Catherine Colonna, Ambasciatrice di Francia in Italia, Kathleen A. Doherty, Vicecapo Missione Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, Francesco La Camera, Ministero dell'Ambiente, Martina Nibbeling-Wrießnig, Ministro Plenipotenziario Ambasciata della Repubblica Federale di Germania in Italia, Christopher Prentice, Ambasciatore del Regno Unito in Italia e Stella Bianchi, Presidente Intergruppo bicamerale “Globe Italia contro il cambiamento climatico”.
Durante la seconda parte del convegno, coordinata dal Vicepresidente di Kyoto Club, Gianluigi Angelantoni, si è dedicato un approfondimento alle opportunità da cogliere nella lotta ai cambiamenti climatici. Sono intervenuti Matteo Del Fante (AD Terna), Daniele Agostini (Enel Holding), Edoardo Zanchini (Legambiente), Gianni SilvestriniRoberto Venafro (Edison SpA), Giuseppe Ricci (ENI). Infine Athos De Luca, Presidente Commissione Ambiente – Comune di Roma Capitale e Francesco Ferrante, Vicepresidente di Kyoto Club.

Fonte: Kyoto Club

 


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