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16/04/2015 - Potenza elettrica: come calcolarla per capire meglio le bollette

Creato il 16 aprile 2015 da Orizzontenergia

La potenzapotenza
Grandezza data dal rapporto tra il lavoro (sviluppato o assorbito) e il tempo impiegato a compierlo. Indica la rapidità con cui una forza compie lavoro. Nel Sistema Internazionale si misura in watt (W).
elettrica
è uno degli elementi fondamentali di un contratto di energia elettricaenergia elettrica
Forma di energia ottenibile dalla trasformazione di altre forme di energia primaria (combustibili fossili o rinnovabili) attraverso tecnologie e processi di carattere termodinamico (ovvero che coinvolgono scambi di calore) che avvengono nelle centrali elettriche. La sua qualità principale sta nel fatto che è facilmente trasportabile e direttamente utilizzabile dai consumatori finali. Si misura in Wh (wattora), e corrisponde all'energia prodotta in 1 ora da una macchina che ha una potenza di 1 W.
, che bisogna conoscere per capire meglio come viene consumata l'elettricità a casa. Di seguito, cercheremo di spiegare brevemente qual è la relazione tra energiaenergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J)
e potenza elettrica
, come si calcola la potenza elettrica e che differenza c'è tra potenza impegnata e potenza disponibile?

Cos'è la potenza elettrica?

La potenza elettrica rappresenta il lavoro elettrico che viene svolto su una carica da un campo elettrico, in un'unità di tempo. Durante l'utilizzo di energia elettrica quotidiano, una più elevata potenza elettrica può “sopportare” meglio più apparecchi elettrici collegati.

Possiamo anche definire potenza impegnata (o potenza contrattualmente impegnata) come il livello di potenza che è indicato nei contratti, e che viene reso disponibile dal fornitore di energia elettrica (qui le proposte sul mercato elencate da SosTariffe.it). La potenza impegnata è generalmente definita sulla base delle esigenze della clientela al momento della conclusione del contratto, ma può anche essere modificata successivamente, a seconda delle proprie esigenze di utilizzo (ad esempio, in caso di verificarsi un aumento del numero di apparecchi elettrici collegati). Molto probabilmente il vostro contratto prevede una potenza impegnata di 3 kWkW
Unità di misura della potenza equivalente a 1.000 Watt.
, lo "standard" più diffuso; troverete queste informazioni in bolletta.

Di contro, la potenza disponibile è la potenza massima prevista in erogazione. Detto in un altro modo, si tratta di una potenza "soglia", oltre cui potrebbe essere interrotta l'erogazione dell'energia ("scattando" il contatore). Di solito, le società che forniscono energia elettrica utilizzano un range del 10% della potenza impegnata per stabilire il limite massimo sopportabile.

Potenza elettrica, come calcolarla

Calcolando la potenza elettrica di un apparecchio elettronico è possibile comprendere quanto esso sia "energivoro", e valutare se possa o meno essere compatibile con gli altri apparecchi connessi.

Per poter definire la potenza elettrica utilizzata dal dispositivo, è sufficiente conoscere l'amperaggio (A) e il voltaggio (V). Basterà moltiplicare i due dati per ottenere il watt, unità di misura della potenza elettrica.

Se non sapete quali sono i valori di tensionetensione
Grandezza fisica che rappresenta l'energia necessaria a far fluire una carica elettrica tra due punti, per creare una corrente. Nel Sistema Internazionale si misura in Volt. Le linee elettriche possono essere ad altissima tensione (tensione nominale superiore a 150 kV), alta tensione (compresa fra 35 e 150 kV), media tensione (compresa fra 1 e 35 kV) e a bassa tensione (tensione inferiore a 1 kV).
e di corrente, niente paura: tutti gli elettrodomestici e dispositivi elettronici riportano tali valori attraverso un'etichetta posizionata generalmente sulla superficie inferiore del dispositivo. I valori di tensione sono indicati in Volt, quelli di corrente in Ampere. D'altronde, la tensione di ingresso del dispositivo viene indicata con la lettera V, maiuscola, mentre la corrente - o amperaggio - è contraddistinta con un valore inferiore a quello della tensione, e probabilmente verrà indicata con un numero decimale, seguito dalla lettera A, maiuscola.

Se il circuito è composto da più dispositivi, ognuno con una sua potenza elettrica, sarà necessario sommare i singoli valori calcolati per arrivare al dato della potenza elettrica totale.

Infine, ricordate che se il dato del watt appare troppo elevato, non c'è di che preoccuparsi: i valori riportati sull'etichetta sono infatti i valori massimi che possono essere supportati dal dispositivo, e non necessariamente la potenza normale dell'apparecchio.

Fonte: SosTariffe.it


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