Le prospettive aperte dalla rivoluzione energetica solare analizzate dal CNR in uno studio pubblicato su Energy Science & Engineering. Il fotovoltaico vale 200 gigawatt di elettricità, pari al fabbisogno annuo dell’Italia e al 10% della generazione globale, restituisce da 10 a 50 volte l’energiaenergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J) impiegata nella costruzione degli impianti, che con una superficie inferiore allo 0.6% coprirebbero il fabbisogno UE. E l’Italia è all’avanguardia nella tecnologia fotovoltaica sin dall’impianto di Vulcano del 1984
Un valore di 200 gigawatt, sufficiente a produrre una quantità di elettricità pari al fabbisogno annuo di una grande potenzapotenza
Grandezza data dal rapporto tra il lavoro (sviluppato o assorbito) e il tempo impiegato a compierlo. Indica la rapidità con cui una forza compie lavoro. Nel Sistema Internazionale si misura in watt (W). economica come l’Italia. Una velocità di crescita esponenziale. Il record mondiale italiano, col 10% della generazione elettrica globale. Tutto questo – e molto altro: andamento dei prezzi, evoluzione della tecnologia, consumi, opportunità aperte dall'auto elettrica, barriere da superare - è illustrato in uno studio sul fotovoltaico e sull’energia solareenergia solare
Energia radiante derivante dal Sole e che raggiunge la Terra sotto forma di radiazione elettromagnetica. Ad oggi esistono fondamentalmente due modi per sfruttare l'energia solare direttamente: attraverso i pannelli solari (per la produzione di energia termica ed elettrica), pannelli fotovoltaici (per la produzione di energia elettrica). L'energia dal Sole è fondamentale anche per lo sviluppo delle altre forme di energia rinnovabili (per esempio per la crescita della biomassa, per i moti dei venti, per il ciclo idrologico delle acque, ecc..). condotto dai ricercatori dell’Istituto di biometeorologia (Ibimet-Cnr) e dell’Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati (Ismn-Cnr) del Consiglio nazionale delle ricerche, pubblicato da Energy Science & Engineering.