Su una mensola di casa Pippo troneggia una bacchetta da batteria molto consumata e col nome Buzzcocks inciso sopra. Quella sera al Tunnel, con inaspettata agilità, il Sig. Pippo mio marito si elevò al di sopra della folla per afferrarla al volo, provocando non poche contusioni a se stesso e ad altri. Qualche anno prima, in un pomeriggio di Febbraio, un giovanotto di Manchester di nome Pete Shelley partì alla volta di Londra con il suo amico Howard Devoto dopo aver letto un articolo sui Sex Pistols per ascoltarli dal vivo con la speranza di incontrarli. Dopo il concerto i due conobbero Malcolm McLaren e lo convinsero a portare i Pistols nella loro fredda città. Il concerto si tenne il 4 giugno del 1976 alla Lesser Free Trade Hall e tra il pubblico c’erano i futuri membri di una mezza dozzina di band tra cui Joy Division, the Fall, the Smiths, A Certain Ratio, Ludus, e pure il roscio dei Simply Red. Pete e Howard, che nel frattempo avevano fondato i Buzzcocks, non riuscirono però ad esibirsi perché paccati dagli altri membri della band che di lì a poco avrebbero rimpiazzato con due ragazzi conosciuti proprio quella sera. Così come i Pistols isolarono – dalla musica “scoperta” dai Ramones – il germe della devianza, i Buzzcocks ne estrassero la melodia e furono gli inventori del Punk melodico, genere che fino a tutti gli anni novanta e oltre ci ha sfrantumato i … senza mai più riuscire neanche a sfiorare la genialità semplice dei suoi fondatori. Per questi ed altri motivi non possiamo non voler bene al nato di oggi, Pete Shelley.