Messico, 18 Settembre 2012.
Le autorità messicane hanno fatto un ritrovamento shock.
In una fattoria di Tizapan, la città al centro del Paese contesa da tutti i più importanti cartelli della droga, Familia Michoacana, Cavalieri templari, Zetas e Jalisco Nueva Generacion, sono, infatti, stati rinvenuti 17 corpi smembrati. Erano nudi, erano stati mutilati e tutti avevano al collo una catena.
Sono gli ultimi dati -ufficiosi, sembra- a fornire i numeri di quelle che sarebbero state le vittime degli scontri tra i vari cartelli, 47500 dal Dicembre del 2006, quando il presidente Calderòn, appena salito al potere, aveva iniziato la guerra proprio contro i cartelli della droga.
Quest’ultimo episodio conferma che la violenza in Messico non si è fermata, e che i cartelli della droga né si sono pacificati tra loro né hanno smesso i loro traffici, comportando così l’incrementarsi di episodi come questo, e l’accrescimento del numero delle vittime che hanno fatto le spese della lotta intestina al traffico di droga per il controllo delle varie zone del Paese, ma anche di quelle vittime della controguerra fatta dal Governo.
Veronica Sgobio