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17 gennaio: festa del Santo protettore degli animali

Da Gullclouds
Anche gli animali domestici hanno un loro Santo protettore e la ricorrenza del 17 gennaio, festa di S. Antonio Abate,  viene ricordata in tantissime città italiane con manifestazioni strettamente legate alle tradizioni del luogo, come quella di accendere nei centri storici i cosiddetti "falò" ed attendere il passaggio del Santo in processione.      17 gennaio: festa del Santo protettore degli animaliIn questo giorno di festa, come vuole l’antichissima tradizione, si portano a benedire tutti gli animali domestici sui sagrati delle chiese per preservarli dalle malattie. Nei tempi antichi la benedizione era riservata soltanto agli animali di stalla mentre oggi è stata estesa a tutti gli animali domestici che ci fanno compagnia. Tale tradizione viene riproposta anche a Roma, in  Piazza S. Pietro, dove  ogni anno migliaia di persone affollano la piazza in compagnia dei loro animali in attesa della benedizione collettiva.
17 gennaio: festa del Santo protettore degli animali La figura di questo santo è una presenza ancora oggi molto sentita nelle campagne italiane e nei luoghi dove vivono e riposano gli animali domestici. A ricordarlo è una formella di ceramica che viene esposta all'ingresso di una stalla, oppure un santino lordo e spiegazzato di nessun valore artistico. Qualunque sia la forma, la sostanza non cambia perchè il famoso abate egiziano è sempre lì, con le vesti da eremita, la lunga barba bianca ed il bastone a Tau che rappresenta l’ultima lettera dell’alfabeto ebraico e quindi allusione alle cose ultime e al destino. Viene sempre raffigurato in compagnia di alcuni animali domestici, tra i quali il porcellino con la campanella per ricordare che il suo grasso veniva usato per lenire i bruciori del “fuoco di Sant’Antonio” (herpes zoster) e una vivida fiamma ai suoi piedi simbolo della forza vitale, purificatrice e propiziatoria.
17 gennaio: festa del Santo protettore degli animaliPer ottenere da questa “vivida fiamma” le sue virtù, fin dai tempi antichi si è rispettata la tradizione di accendere nelle piazze, nei vicoli e nei centri storici delle città i cosiddetti “focarazzi” o “ceppi” o “falò” di S. Antonio. In passato, le ceneri venivano raccolte nei bracieri casalinghi che servivano per riscaldare la casa e per asciugare i panni umidi adagiati su una apposita campana fatta con listelli di legni.
Una curiosità..... Secondo un’antichissima leggenda, la notte del 17 gennaio gli animali acquisiscono la facoltà di parlare e durante questo evento i contadini si allontanano dalle stalle perché udire gli animali conversare è segno di cattivo auspicio...
AUGURI A TUTTI GLI ANIMALI ...  E A TUTTI VOI CHE LI AMATE ...


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