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1700 stazioni ferroviarie abbandonate disponibili in comodato gratuito

Creato il 17 giugno 2015 da Ediltecnicoit @EdiltecnicoIT
Stazioni ferroviarie abbandonate

Stazioni ferroviarie abbandonate, scenari da narrativa post-atomica, con la natura che riprende possesso di ciò che il ferro e il cemento le aveva portato via. Una situazione qui descritta come se fuoriuscisse dalle pagine di un lussureggiante fumetto d’avventura: ma in realtà c’è una notizia che è molto più prosaica (e discretamente interessante).

Le Ferrovie dello Stato (FS) quest’anno hanno deciso di cedere in comodato d’uso gratuito migliaia di piccole stazioni in disuso. Per l’acquirente che si prende cura dei locali ceduti in comodato, l’affitto è a costo zero. Il sito ufficiale di Trenitalia parla di più di “1700 stazioni impresenziate” su tutto il territorio nazionale. Il valore degli immobili che finora sono stati dati in concessione ammonta a circa 120 milioni di euro.

Le “stazioni impresenziate”
L’avvento dei nuovi sistemi tecnologici per la vendita dei biglietti ha di fatto spazzato via le vecchie biglietterie, rendendo desuete le piccole stazioni. Come si legge nel documento redatto da Fabrizio Torella e Teresa Coltellese per Cesvot intitolato Le stazioni impresenziate sulla rete ferroviaria italiana (scaricalo qui in versione integrale), “l’automazione dei comandi e la loro attivazione out-station in un unico centro deputato ha quindi imposto una diversa utilizzazione delle risorse umane ed è questo un caso tipico di come lo sviluppo e il potenziamento tecnologico possa mettere in crisi e rivoluzionare l’organizzazione del lavoro preesistente (…). Non essendo più indispensabile la presenza umana, salvo che per verifiche periodiche della funzionalità dell’impianto e delle infrastrutture, le stazioni, in particolare quelle di transito situate sulla linea, sono rimaste impresenziate in un numero progressivamente crescente direttamente proporzionale al numero dei chilometri di rete ferroviaria su cui via via veniva attivato il nuovo sistema”.

Il progetto è stato formalizzato nello scorso mese di settembre mediante un protocollo d’intesa tra Ferrovie dello Stato Italiane (FS), Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e Csvnet (Coordinamento nazionale dei Centri di Servizio per il volontariato) ed è finalizzato a sviluppare azioni innovative e di sostegno sociale su tutto il territorio nazionale, offrendo inoltre alle associazioni di volontariato l’opportunità di usufruire di questi spazi, che potranno diventare, in base all’accordo, spazi fruibili d’incontro e promozione del volontariato.

Come accedere all’elenco
L’elenco denominato “Stazioni impresenziate” è stato messo a disposizione da FS. Poiché il suddetto elenco non risulta costantemente aggiornato, è possibile che l’associazione individui una stazione impresenziata già assegnata o non più disponibile. Per questo motivo è necessario che l’associazione eventualmente interessata, dopo aver individuato la stazione ed elaborato una prima idea progettuale, verifichi comunque la sua attuale disponibilità scrivendo direttamente al Cesvot (Centro Servizi Volontariato Toscana), che provvederà poi a trasmettere tale richiesta al referente territoriale di RFI.

Le stazioni interessate dall’iniziativa sono quelle afferenti alla categoria “bronze”. Le stazioni gestite dalle Ferrovie dello Stato-Trenitalia sono infatti suddivise in base a dei parametri (come le dimensioni dell’impianto, l’insieme delle aree e superfici che sono accessibili dal viaggiatore, la frequentazione, il numero di viaggiatori che ogni giorno impegnano l’impianto ferroviario, la capacità di interscambio): proprio per tale motivo vengono divise in stazioni “bronze”, “silver”, “gold” e “platinum”.

A cura di Marco Brezza


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