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17/07/2014 - Ambientalisti: “L’Italia raccolga la sfida per la leadership in Europa sul Clima"

Creato il 17 luglio 2014 da Orizzontenergia

Questa la richiesta che le associazioni ambientaliste (Greenpeace, Legambiente e WWF) rivolgono alla Presidenza italiana della UE, e in particolare al Ministro dell'Ambiente impegnato ieri a Milano nell'informale dei ministri europei sul Clima

Dimostrare capacità di leadership per portare l'Unione Europea ad approvare, a ottobre, un Pacchetto Clima ed EnergiaEnergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J)
per il 2030 ambizioso ed efficace, andando ben oltre la proposta della Commissione. Questa la richiesta che le associazioni ambientaliste (Greenpeace, Legambiente e WWFWWF
Organizzazione che promuove la tutela e la conservazione della natura attraverso la preservazione della diversità biologica a livello di geni, specie ed ecosistemi. Il WWF sostiene numerose iniziative a favore della sostenibilità ambientale, contro l'inquinamento e l'uso irrazionale dell'energia e delle risorse, coinvolgendo l'opinione pubblica e volontari di tutto il mondo.
) rivolgono alla Presidenza italiana della UE, e in particolare al Ministro dell'Ambiente impegnato oggi a Milano nell'informale dei ministri europei sul Clima, e domani in quella congiunta con i ministri del lavoro sull'occupazione verde.

Secondo Greenpeace, Legambiente e WWF i ministri dell'Ambiente devono essere capaci di vincere una duplice sfida: mettere al centro del dibattito sul Pacchetto Clima ed Energia la riduzione drastica delle emissioni di gas serra, in modo da contenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C; dimostrare che lo sviluppo sostenibilesviluppo sostenibile
Lo sviluppo sostenibile è quel tipo di sviluppo che garantisce i bisogni delle generazioni presenti senza compromettere il futuro delle generazioni a venire. I tre obiettivi dello sviluppo sostenibile sono: prosperità economica, benessere sociale e limitato impatto ambientale. La prima definizione, risalente al 1987, è stata quella contenuta nel rapporto Brundtland, poi ripresa successivamente dalla Commissione mondiale sull'ambiente e lo sviluppo dell'ONU.
e l'economia decarbonizzata offrono una prospettiva di rilancio e benessere validi non solo per l'ambiente, ma egualmente necessari per l'economia, l’occupazione e l'armonica convivenza sociale.

Nel merito, le associazioni ricordano che il target di riduzione delle emissioni di gas serra del -40% è insufficiente per porre l'UE sul binario della completa decarbonizzazione al 2050, obiettivo già definito dai Capi di Stato e di Governo negli anni scorsi. La riduzione necessaria, in questa prospettiva, è del 55%.

Lo scenario più ambizioso proposto dalla Commissione (-45% di gas serra, 35% per le rinnovabili e  34% per l'efficienza energeticaefficienza energetica
Con questi termini si intendono i miglioramenti che si possono apportare alla tecnologia per produrre gli stessi beni e servizi utilizzando meno energia, con conseguente riduzione dell' impatto ambientale e dei costi associati.
), ancorché insufficiente, mostra già un potenziale di risparmio di  €550 Miliardi in importazioni di combustibili fossili in 20 anni. Con la proposta che parrebbe ora sul tavolo, invece (-40% di gas serra, 27% rinnovabili e 25% efficienza energetica) il risparmio sarebbe di un terzo, cioè di €190 Miliardi.

Greenpeace, Legambiente e WWF ritengono che si debba fissare un obiettivo vincolante di riduzione delle emissioni di gas serra del 55%, al 2030, sostenuto da obiettivi vincolanti di crescita delle energie rinnovabilienergie rinnovabili
Una risorsa è detta rinnovabile se, una volta utilizzata, è in grado di rigenerarsi attraverso un processo naturale in tempistiche paragonabili con le tempistiche di utilizzo da parte dell'uomo. Sono considerate quindi risorse rinnovabili:
- il sole
- il vento
- l'acqua
- la geotermia
- le biomasse
(45%) e dell’efficienza (40%). Il solo target relativo alla riduzione dei consumi energetici taglierebbe le importazioni di gas del  40%  e aumenterebbe l'occupazione del  3.1%.

Il cambiamento climatico è la minaccia più grave che l'umanità si trova ad affrontare, ma è anche un'occasione per cambiare in meglio il sistema energetico, industriale e dei trasporti. Se l'Italia vuole aiutare a far uscire l'Unione Europea dalle secche della crisi, e contribuire affinchè si doti di una strategia economica forte, non può non cogliere l'occasione del Pacchetto Clima ed Energia, il dossier più importante che la Presidenza italiana si troverà ad affrontare. Fallire su questo capitolo vorrebbe dire dare una ben grigia prova di sé e condannare il nostro Paese a un ruolo secondario nell’Unione.


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