Magazine Maternità

18 mesi.

Da Wising
Ieri Cigolino ha tagliato il traguardo dell'anno e mezzo. 18 mesi, tondi tondi.
Volevamo tagliare torte, comprare doni, festeggiare, ma poi abbiamo preferito festeggiare con razioni abbondanti di coccole e giochi vari.
Con un catino abbiamo navigato verso terre lontane, difendendoci da quei pirati dei gatti di casa che da lontano, e senza muovere un baffo, tramavano contro la nostra nave.
Abbiamo costruito la tana del coniglietto di peluche, dentro la scatola delle scarpe.
Pescato le stelle marine dell'antiscivolo della vasca.
Fatto correre tutti i cavallini della trottola e trasformato la mamma stessa in cavallo, poi in poltrona e infine in auto da corsa.
Abbiamo avuto elmi di scolapasta e spade di bastoni delle tende.
Ci siamo divertiti, è stato un bel complemese.
Prima di addormentarmi pensavo che:
- Non cammina ancora da solo;
- ha solo sei denti;
- con il cibo ha sempre un rapporto conflittuale.
Pensavo anche al caso di preoccuparmi, ma no, non credo lo sia.
Per maggiore sicurezza sono andata a leggermi un po' di cose, tanto per stabilire se si tratta di cose straordinarie o meno.
Niente di strano o fuori dalla norma.
Camminare è un po' come imparare a volare per gli uccellini. Ci vuole molto coraggio, senso di sfida e voglia di libertà: fa paura. Fanno paura le cadute, la frustrazione di non riuscirci, il fatto di avventurarsi. Ogni bimbo ha i suoi tempi e ogni bimbo impara a camminare prima o poi, senza bisogno di essere spronato o, orrore!, sgridato se non inizia quando ce lo aspettiamo noi. Importante è l'atteggiamento dei genitori: festeggiare ogni passo indipendente e sdrammatizzare ogni caduta, festeggiando un po' anche quella.
Stesso discorso vale per i denti. La dentizione dovrebbe terminare entro i 2 anni, ma è un tempo indicativo che può subire un ritardo anche di 12 mesi, senza che per questo si debbano sospettare anomalie o patologie. Più tardi cresceranno i dentini da latte, più tardi lasceranno il campo alla dentizione definitiva. Del perchè i denti a volte si facciano davvero attendere nessuno sa dire con certezza: è irrilevante l'assunzione di fluoro (che serve solo a prevenire eventuali carie) o di vitamina D. Decide la natura e l'ereditarietà. Per cui ce ne stiamo con i nostri 6 dentini, tutti davanti, che fanno il sorriso bellissimo.
Il cibo resta sempre il mio tormento. Mio, perchè per Cigolino non lo è. Lui sta bene, mangia quando ha fame, mangia ciò che gli piace (non sempre coincide con quello che preparo io) e cresce sereno. Io resto male a ogni pasto, mi preoccupo, mi innervosisco.
Il cibo ha una gestione soggettiva, ogni bambino si regola da sè. E' bene non insistere ed evitare di inaugurare automatismi: ti leggo una favola mangi/mangio solo se mi leggi la favola; mangi ti premio/se mi premi mangio e così via. Sempre più lo incoraggio anche all'autonomia, che al momento vuol dire mangiare con le mani, ma da solo, o comunque ingaggiare lunghe manovre tra piatto e forchetta. E cerco di pensare ad altro mentre provo a farlo mangiare, per cercare di mantenere serenità.
Vi do, in ogni caso, un consiglio spassionato: se siete anche solo vagamente apprensive o tendenti all'ipocondria non cercate troppe informazioni su internet, che può essere ingannevole. L'accessibilità delle informazioni ci può portare sulla via di malattie gravi, che solo uno specialista può diagnosticare.
Internet è utilissimo, ma va usato con intelligente moderatezza.
A proposito: a Torino è in corso la Social Media week, con molti interventi interessanti.
In questo momento credo stia iniziando l'intervento di Machedavvero (leggetevi il blog, è bellissimo) sulle mamme e la rete, ovvero la rete è utile alle mamme?
Nel mio piccolo dico sì, molto utile. Per il confronto, per quella possibilità di "stare" in mezzo agli altri anche quando non hai modo/tempo di andare in giro, per le infinite informazioni su prodotti, problemi, ansie, soluzioni ecc. di cui si è sempre alla ricerca. E non solo. E' anche un mezzo di espressione, uno strumento che aiuta molto a mettere in ordine pensieri, evitando così soliloqui domestici.
Sono anche d'accordo con Machedavvero nel dire, e ripetere all'infinito, di non cadere nella tentazione di vedere le mamme come una categoria a parte: non è corretto parlare di mamme e rete, è più giusto capire perchè donne e internet vanno, tutto sommato, molto d'accordo. O no?

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