18/04/2014 - Petrolio - Affermazioni shock nel nuovo reportage del Parco Virunga presentato ieri al Tribeca Festival di NY [VIDEO]

Creato il 18 aprile 2014 da Orizzontenergia

Il debutto del nuovo documentario Virunga - presentato poche ore fa al Tribeca Film Festival di New York - girato nell’omonimo Parco Nazionale africano considerato Patrimonio dell’UNESCO e tra gli ultimi rifugi per i Gorilla di montagna, avviene proprio alla vigilia dell’avvio dei rilevamenti sismici [1] per la ricerca di petrolio previsti all’interno dell’area da parte della compagnia petrolifera SOCO.

“Questo documentario pone domande importanti alle quali la SOCO deve dare risposte urgenti ed evidenzia in maniera efficace i motivi per i quali un luogo così iconico e fragile debba essere salvato da qualunque esplorazione petrolifera – ha dichiarato Zach Abraham, direttore delle Campagne Globali del WWF Internazionale, presente alla Premiere del film Virunga.

“Il WWF pensa che alle popolazioni congolesi, il cui sostentamento, benessere e lavoro dipendono dal Parco Nazionale Virunga, spetti una risposta chiara da parte della Soco così come spetta agli azionisti e allo stesso governo della Repubblica Democratica del Congo”.

Il Parco è patrimonio dell’UNESCO e racchiude specie animali e vegetali estremamente rare, compresi i 200 esemplari degli 800 Gorilla di montagna ancora superstiti in tutta l’Africa. Il pesante inquinamento provocato dalle attività petrolifere distruggerebbe questo habitat fragile e contaminerebbe l’aria, l’acqua e il suolo.

La stessa UNESCO ha più volte condannato le esplorazioni petrolifere nel Virunga e ha chiesto con forza la cancellazione di ogni permesso. Durante una visita al parco avvenuta lo scorso mese, due diplomatici europei di alto livello hanno dichiarato che la produzione di petrolio sarebbe un rischio gravissimo per gli equilibri delicati di questo parco.

Fonte: WWF


[1] RILEVAMENTO SISMICO PER ESPLORAZIONI PETROLIFERE: COME AVVIENE (fonte Wikipedia)

Questa tecnica consiste nel far brillare nel terreno delle piccole cariche di esplosivo. Le onde sismiche, riflesse dagli stati geologici, vengono poi monitorate e registrate da sensori di superficie. I dati rilevati, permettono di ricostruire la struttura degli strati rocciosi e quindi scoprire l'esistenza di giacimenti petroliferi. Il rilevamento effettuato permette solamente di ipotizzare l'esistenza del giacimento petrolifero: la certezza della sua presenza e della sua consistenza potrà essere verificata perforando il terreno in diversi punti. Le operazioni di ricerca dipendono comunque dalla consistenza e dalla profondità del giacimento.


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