19/02/2015 - EWEA | L'eolico nel 2014 cresce in Europa, ma non in Italia

Creato il 19 febbraio 2015 da Orizzontenergia

L'eolico continua a volare in Europa aumentando nel 2014 la sua capacità del 3,8% rispetto all'anno precedente. Ma in tre paesi - Italia, Spagna e Danimarca - il 2014 ha fatto segnare un crollo nelle installazioni.

Questo quanto emerge dal nuovo Rapporto dell'Ewea, l'associazione europea dell'eolico, Wind in Power - 2014 Statistics, che sottolinea anche che a conferma di questa tendenza in favore delle rinnovabili nel 2014 sono state installate più pale in termini di capacità di produzione rispetto a gas e carbonecarbone
Il carbone è una roccia sedimentaria composta prevalentemente da carbonio, idrogeno e ossigeno. La sua origine, risalente a circa 300 milioni di anni fa, deriva dal deposito e dalla stratificazione di vegetali preistorici originariamente accumulatisi nelle paludi. Questo materiale organico nel corso delle ere geologiche ha subito delle trasformazioni chimico-fisiche sotto alte temperature e pressioni. Attraverso il lungo processo di carbonizzazione questo fossile può evolvere dallo stato di torba a quello di antracite, assumendo differenti caratteristiche che ne determinano il campo d'impiego.
I carboni di formazione relativamente più recente (ovvero di basso rango) sono caratterizzati da un'elevata umidità e da un minore contenuto di carbonio, quindi sono 'energeticamente' più poveri, mentre quelli di rango più elevato hanno al contrario umidità minore e maggiore contenuto di carbonio.
messi insieme.

Nei 28 stati membri dell'Ue l'industria eolica ha messo in rete 11.791 MW, mentre carbone e gas rispettivamente 3.305 MW e 2.338 MW.

Attualmente nell'Ue sono stati installati 128,8 MW eolici e l'energiaenergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J)
dal vento
 da sola può già coprire il 10% dei consumi di elettricità dell'Ue, contro l'8% del 2013.

"L'Europa - ha detto Thomas Becker, amministratore delegato dell'Ewea - è ad un punto di svolta negli investimenti in rinnovabili, specie nell'eolico e spendere soldi in impianti 'vecchi' comincia ad essere poco saggio, mentre le rinnovabili vanno avanti e gli investimenti nell'eolico rimangono interessanti". Proprio gli investimenti nel 2014 sono stati infatti pari a 13,1 miliardi di euro.

Nel 2014 i Paesi europei che hanno installato maggiore potenzapotenza
Grandezza data dal rapporto tra il lavoro (sviluppato o assorbito) e il tempo impiegato a compierlo. Indica la rapidità con cui una forza compie lavoro. Nel Sistema Internazionale si misura in watt (W).
eolica sono stati Gran Bretagna (12.440 MW), Spagna (22,987 MW) e Germania (39.165 MW). In calo invece Danimarca (-90,4%), Spagna (-84,3%) e Italia (-75,4%).

Se si guarda invece al totale della potenza eolica installata, l'Italia si piazza al quinto posto con 8.663 MW, dopo Francia (9.285 MW), Gran Bretagna (12.440 MW), Spagna (22,987 MW) e Germania (39.165 MW).

Il Rapporto EWEA dà anche una spiegazione della contrazione dell'eolico nei paesi dell'Europa meridionale, da una parte "l'incertezza del quadro normativo", dall'altra i "duri e irregolari cambi di rotta nella scena politica".


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