1953: Bolton-Blackpool   in FA la partita perfetta

Creato il 02 maggio 2013 da Mbrignolo

CALCIO RETRO’. I miei occhi si voltano ovunque per ammirare la magnifica atmosfera che solo Londra sa regalarmi. Le mie energie oggi, sono dirette alla ricerca della partita perfetta, quella partita che entra di diritto nella storia del calcio, quella partita che rivivresti in ogni istante della tua vita senza mai stancarti. La passione per il football mi porta a ricordare incontri epici, come Inghilterra-Italia del 1934 (la famosa battaglia di Highbury), oppure la sfida che infiammò i tifosi ungheresi a Wembley quando l’Ungheria umiliò i padroni di casa con un incredibile 3-6 finale, o meglio ancora la semifinale dei campionati del mondo del 1970 tra Italia e Germania definita, poi, la partita del secolo.

Ma forse mi sto perdendo qualcosa. Impossibile che non ci siano altre sfide degne della mia ricerca. A questo punto mosso dalla curiosità, dal momento che mi trovo nella capitale dove tutto nacque, decido di chiedere a dei passanti per chiedere un loro ricordo. Scelgo in modo naturale di domandare ai passanti più anziani, coloro che ricorderanno delle partite che forse non sono state raccontate come le mie proposte.

Il primo passante è un signore distinto sulla settantina, che appena formulo la domanda mi sussurra sottovoce una data. “1953 figliolo”. E se ne va.

Cerco di rincorrerlo per avere più notizie, ma la folla di Piccadilly Circus, ci travolge facendomi perdere le tracce del mio vecchietto misterioso.

Appena esco da quella massa che si muoveva in modo così veloce, intravedo seduto su una panchina nei pressi della piazza, un altro signore che leggeva tranquillo il suo quotidiano. Senza nessuna paura, riformulo la domanda e di nuovo la risposta fu: 1953.

Ma che diavolo successe nel 1953? “Inghilterra – Ungheria?” chiesi in modo dubbio alla mia nuova guida.

“No. Per carità. Quella fu una disfatta per il nostro orgoglio britannico.”

“Quindi cosa accadde nel 1953? A quale partita si riferisce?” chiesi con la curiosità di un bambino che scarta il suo primo regalo di Natale.

“Siediti. Ti farò rivivere le emozioni di quella che ancora oggi ricordo come la partita perfetta. E io c’ero. Ero tra i 100.000 mila fortunati spettatori di Wembley.”

“Sei pronto?”

Ero in trepidazione. Tirai fuori il mio moleskine e iniziai la pagina con: 1953, la partita perfetta.

“…la partita fu Blackpool – Bolton. Finale della FA Cup del 1953. La famosa Matthews Final.

Come ben sai figliolo, per noi inglesi la FA Cup è il trofeo più amato, quello che nacque per primo, a cui noi tifosi del football, siamo devoti. Tante furono le sfide appassionanti nelle finali di questa competizione, ma mai nessun incontro potrà mai regalare le quelle incredibili emozioni che provammo in quella giornata.

Il Blackpool sperava finalmente di inaugurare il suo palmares vergine con il primo trofeo, anche perché tra le sue file c’era il leggendario Stanley Matthews, l’uomo che dribblava su una monetina da un penny. Aveva 38 anni e si pensava che non avrebbe mai potuto reggere i ritmi infernali che i giocatori del Bolton Wanderers erano abituati a tenere.

In effetti le cose non partirono bene per gli uomini di Matthews. Dopo 75 secondi il centravanti del Bolton, Lofthouse, trafisse il portiere con un tiro infido che si infilò proprio sotto la sua pancia. La partita sembrava un monologo scritto. Il Bolton dominava la sfida sia sull’aspetto tecnico che su quello atletico. Fino al ’68, quando la partita sembrava scorrere lentamente sul risultato di 3-1. Poi si svegliò il vecchio Stanley.

Dopo tre azioni fulminanti di Matthews non sfruttate dagli attaccanti del Blackpool, arrivò finalmente la rete di Mortensen che realizza la sua doppietta e porta i suoi compagni sul 3-2. Ogni pallone riconquistato dagli uomini di Bill Ridding, veniva data allo scatenato Matthews che lo trasformava in una palla gol per tutti i suoi attaccanti. Saltava chiunque gli si poneva davanti, come fossero birilli. Eravamo increduli. Quell’uomo non può essere a fine carriera.

Il pareggio è nell’aria, dopo che i giocatori del Bolton, approfittavano di ogni piccolo infortunio per perdere tempo e innervosire gli avversari.

Minuto ottantanove. Calcio di punizione sensazionale di Stan Mortensen che spedisce la palla all’incrocio dei pali. Tripletta per lui e delirio per i tifosi del Blackpool che ormai credevano nell’impresa.

Si pensa ai supplementari. Ma in campo c’era Sir Stanley Matthews che aveva ancora benzina. Fuga sulla destra e cross al bacio che trova Perry solo in area. 4-3 e triplice fischio dell’arbitro che sancisce la storica vittoria del Blackpool. A Wembley si scatena l’apoteosi.”
“Beh, che te ne pare? E’ degna di entrare nella tua ricerca?”

Faccio fatica a parlare. Ero completamente estasiato da quel racconto così vivo e pieno di emozione.


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