1953: KGB Unleashed – Recensione

PC TESTATO SU
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Genere: Avventura grafica

Sviluppatore: Phantomery Interactive

Produttore: UIG Entertainment

Distributore: Digital Delivery

Lingua: Inglese

Giocatori: 1

Data di uscita: 06/07/2012

VISITA LA SCHEDA DI 1953: KGB Unleashed

Trama ed atmosfera riuscitissime Longevità ridotta e rigiocabilità assente

Appassionante dall'inizio alla fine Tecnicamente ha grossi limiti

Molti enigmi stuzzicanti Prezzo un po' alto e la sola lingua Inglese potrebbe creare problemi

Giunto con un po’ di ritardo su Steam, soltanto grazie allo sforzo della community ormai appassionata all’ottimo servizio Steam Greenlight, 1953 KGB: Unleashed è uno dei tanti videogiochi indipendenti poco conosciuti, che però riescono a riservare sorprese che fino ad un attimo prima non ti saresti aspettato.

Sviluppato dal team Phantomery Interactive, questo titolo è basato sui progetti reali condotti dal Ministero della Sicurezza di Stato dell’URSS (ex KGB); nello specifico, si parla di test telepatici, ricerche sull’impatto psicologico della paura e l’avvicinarsi ai limiti della sopportazione umana. Argomenti non facili da affrontare, che hanno caratterizzato gli anni ’50 (e non solo) sovietici, che hanno così ritrovato spazio in questa piccola produzione indipendente, ben documentata e storicamente intrigante…

FORSE HO LE ALLUCINAZIONI

Partiamo da una delle particolarità di questo gioco, ossia quella di essere un’avventura in prima persona in cui il movimento è relegato al solo utilizzo del mouse, tramite click su zone d’interesse che faranno avanzare automaticamente il protagonista del gioco. Superata e fatta l’abitudine con questo sistema di movimento, 1953: KGB Unleashed ci getta nei panni di Gleb Ivanovich Nikolayev incaricato di fare delle riparazioni di tipo elettrico in un bunker sovietico. L’anno di ambientazione si evince, più che chiaramente, dal titolo scelto per questa produzione, quindi con il nostro personaggio nato nel 1925 (appena ventottenne, dunque) bisognerà capire il motivo per il quale ci si è svegliati all’interno di un orrendo ripostiglio e perché nelle buie e spoglie stanze del mega-bunker non ci sia più nessuno. Al contrario di quel che molti potrebbero pensare, non si tratta di un gioco di stampo horror, ma a suscitare un certo senso di timore saranno le scoperte che potremo fare grazie alla progressione della storia: una storia composta da indicibili segreti ed esperimenti barbari, che porteranno il protagonista del gioco alla paranoia in un luogo brutto ed invivibile, apparentemente senza alcuna via d’uscita. Intrappolati, probabilmente per sempre…

Come ricordato in apertura, 1953: KGB Unleashed è un titolo rilasciato tempo fa, ufficialmente nell’estate del 2012, ma soltanto nelle ultime settimane grazie al servizio Greenlight è giunto anche su Steam, mostrandosi a tutti come un titolo che ha dalla sua trama ed atmosfera, così come enigmi intelligenti assolutamente coerenti con l’epoca storica in cui ci troviamo, peraltro molto vari. Le fasi iniziali sono abbastanza spiazzanti, anche per via del movimento affidato all’utilizzo del mouse, che però aiuta il giocatore di turno ad immedesimarsi maggiormente all’interno delle location create dagli sviluppatori, e la trama si snocciola in maniera lenta ma imprevedibile, regalando almeno quattro/cinque ore di gameplay prima di giungere ai titoli di coda. Questo se a sostegno della perlustrazione, della raccolta degli oggetti e quindi della risoluzione degli enigmi, si ha l’intelligenza di spolpare, leggere e documentarsi grazie ai tanti documenti perfettamente realizzati da Phantomery Interactive, che soltanto nel finale s’incastreranno tra di loro per comporre un quadro completo e come mai esaustivo. Mantengono lo stesso passo gli enigmi, anche se non tutti, che nella stragrande maggioranza dei casi sono impegnativi, belli complessi, richiedendo intuito e riflessioni da trarre secondo indizi, spesso non così facili da cogliere. La chiave di tutta sta nell’attenzione ai dettagli; dettagli che gli sviluppatori hanno saputo ricreare attraverso i tanti scritti disseminati all’interno delle ambientazioni e non solo. Questo è stato possibile anche se a livello tecnico la produzione indipendente russa si è concessa grosse lacune in termini di definizione, texture, altresì di impostazioni grafiche (del tutto assenti), pur se l’effetto tetro e cupo, ansioso all’interno del bunker, c’è tutto. Ad infastidire, tuttavia, potremmo inserire anche il sistema di movimento limitato e limitante, che potrebbe arrecar danno anche all’individuazione di oggetti dello scenario che in tal caso non sono segnalati tramite hotspot. Altalenante anche il comparto sonoro che, se nei sottofondi musicali tira fuori il meglio senza mai deludere, come doppiaggio non arriva alla sufficienza piena; motivo in più per lasciarlo sui server di Steam, almeno per chi non conoscesse la lingua Inglese, è la totale mancanza di localizzazione tramite sottotitoli, non tanto in Italiano data la natura molto povera della produzione, ma quanto meno nello stesso idioma utilizzato per la recitazione (in tal caso l’Inglese, anche se il titolo è disponibile anche in Russo).

IN CONCLUSIONE
Particolare e molto lento, 1953: KGB Unleashed è una avventura in cui l'atmosfera e la trama, prima d'ogni altra cosa, stupiscono e tengono in allerta per tutte le ore di gioco (poche, purtroppo) necessarie per arrivare al finale. Da produzione indipendente russa, relegata ad un settore di mercato inizialmente molto ridotto, grazie al supporto di Steam Greenlight potrà divertire tanti appassionati del genere: oggi, soltanto quelli disposti ad un sacrificio economico non indifferente; domani, anzi in un ipotetico “domani”, grazie agli sconti ovviamente, tanti altri che decideranno di dargli una seria possibilità. Difficilmente se ne rimarrà delusi, longevità risicata a parte. ZVOTO 7 Voto dei lettori7.5  Loading ... KOMITET GOSUDARSTVENNOJ BEZOPASNOSTI COSA SIGNIFICA PER NOI QUESTO VOTO? SCOPRILO LEGGENDO I NOSTRI CRITERI DI VALUTAZIONE!!!