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(1962) Ettore Bernabei e "Il caso Fo"

Creato il 30 agosto 2010 da Memories

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I primi sabati filò tutto liscio, Falqui e Sacerdote al giovedì facevano vedere i testi degli sketch a Gennarini, si faceva qualche aggiustamento, poca roba, e si andava in onda. “Il Secolo” e “Il Tempo” strillavano, i dorotei brontolavano, tutto previsto, tutto sopportabile. Un venerdi però viene Gennarini: “Dario Fo ha provato lo sketch concordato, però dice che non lo sente, che non gli viene. Vuole farne un altro sugli edili”. La sera torna da me: “Non ci siamo. Vedi la scenetta anche te”. Io guardai lo sketch in bassa frequenza. Non andava proprio.
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Che c’entravano gli edili?

Era la storia di un imprenditore edile, bello grasso e pasciuto, con la catena d’oro sul panciotto e un grande anello con brillante al dito. Questo imprenditore aveva un’amica, naturalmente una biondona con un gran seno, era la Rame. Lo si vedeva gioire perché gli portavano la notizia che un operaio era caduto da un’impalcatura. Allora, per la felicità, l’imprenditore regalava alla biondona un gioiello. Non faceva ridere per niente ed era di cattivo gusto assoluto.
Ma a che cosa alludeva?

C’era stato uno sciopero degli edili per protestare contro gli incidenti sul lavoro. I sindacati avevano organizzato una grande manifestazione a Roma, in piazza Santi Apostoli. C’erano stati scontri con la polizia e molti feriti tra gli agenti. Gli edili avevano divelto il selciato e tirato sampietrini contro i poliziotti. […]. Insomma, i giornali erano pieni di titoli e Fo voleva stare sull’attualità. Però con uno sketch intollerabile. […]
estratto da "L'UOMO DI FIDUCIA (Giorgio Dell'Arti intervista Ettore Bernabei)" - Mondadori (1999)

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