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(1962) Ragazzi e ragazze non si capiscono. Perchè?

Creato il 26 agosto 2010 da Memories
Perchè tanta diffidenza reciproca? Che cos'è che li rende scontenti, sfiduciati, spesso asti0si gli uni nei confronti delle altre? Lo abbiamo chieso a loro stessi e le loro risposte, a volte amare, in fondo non spiegano nulla: solo confermano l'esistenza di una crisi singolare e profonda.
(1962) Ragazzi e ragazze non si capiscono. Perchè?
Quest’anno c’erano tanti ragazzi al mare corteggiati e vezzeggiati dalle loro compagne. Le cose si erano nettamente capovolte, erano le donne che telefonavano a loro, che li pregavano di accompagnarle a fare una gita, che li imploravano di farle ballare. I ragazzi facevano gli schizzinosi, spesso erano annoiati e rispondevano male, il più delle volte chiedevano aiuto perfino alle loro madri per liberarsi delle importune. Le ragazze non si mostravano gran che offese, piano piano si assoggettavano a questo nuovo stato di cose e andavano dicendo in giro che i loro amici stavano finendo su una strada che li avrebbe gettati nel ridicolo. A questo punto i ragazzi sono insorti assicurando che le donne li interessavano ancora, ma che avevano provocato in loro un tale shock per cui era meglio vivere in quarantena e ritirarsi sull’Aventino per non fare la figura degli stupidi. […] Troppe volte si sente dire che le nuove generazioni sono profondamente diverse da quelle dei loro genitori, che fra i ragazzi e le ragazze non c’è più quella naturale intesa e comprensione che esisteva una volta, che c’è una diffidenza reciproca, che sono gli uni nei confronti delle altre scontenti, sfiduciati, spesso astiosi.
È vero tutto questo? Mi sono chiesta. E ho voluto constatare la realtà o meno di queste convinzioni dal vivo. […]Sofina Leti
Donatella: sono vuoti e sciocchi.
Mariolina: il solo ragazzo che mi ha accompagnato qualche volta a casa, non m’ha mai parlato d’amore. Solo del tempo, del lavoro, del calcio.
Giovanni Battista: la colpa è delle ragazze che non sanno rendersi desiderabili.
Loriana: hanno paura del ridicolo e trovano l’innamorarsi cosa “sorpassata”.
Anna: giocano a fare gli incompresi
Gianna: Non hanno pazienza. Inoltre hanno un concetto tutto particolare della confidenza che si può avere con una ragazza
Maria: quando passo, fischiano. Ma nessuno cerca poi di conoscermi
Daniela: sono immaturi. Trovano più emozionante una gita o una partita di calcio.
Mirella: li spaventiamo col nostro atteggiamento spregiudicato.
Angelo: ho sempre un po’ paura di sembrare ridicolo di fronte ai miei compagni.
Liliana: sono dei farfalloni. Appena sentono odor di fidanzamento, scappano inorriditi.
Giuseppina: non vogliono far fatica a “conquistare” una ragazza.
Enzo: ci piacerebbe trovare meno superficialità.
Luigi: sì, le trascuriamo e siamo pigri. La colpa è degli svaghi che abbiamo, e che oggi sono veramente tanti.
Paola: si sottovalutano: evitano di farci la corte per paura che li respingiamo.
Enzo: le ragazze pretendono troppe cose da noi.
Giorgio: le ragazze? Hanno perso tutta la loro femminilità.
Marina: sono puerili.
Elena: non hanno idee chiare in testa
estratto da "DOMENICA DEL CORRIERE" (21 e 28 ottobre)http://www.mediafire.com/?ltfd8zvid4wmw9x

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