Una donna quando guida è giovane bella e brava soprattutto perchè non ha i difetti di molti uomini: non è imprudente, nè aggressiva, nè scortese
Le donne che guidano sono più belle. Più belle, si intende, di quelle che non guidano. Forse la coscienza di sentirsi indipendenti dà loro una spigliatezza e una gioia che si riflettono nel loro sguardo, ma il fatto è che le donne che guidano l'automobile sono più belle.Anzi dirò che l'unione bella donna e automobile è perfetta e naturale. Le belle automobili nascono per le belle donne e nascono quasi con questa predestinazione.Ad una giovane sportiva si addice lo "spider" o il "coupé", alla studentessa la "500" o la "600", alle giovani spose la "Fulvia" o la "Giulia". E come non pensare che una bellissima donna nel fulgore dei trent'anni (che possono essere anche di più) non meriti una "Flaminia"? Le donne che guidano sono ogni giorno più numerose e l'automobile sta diventando un accessorio dell'attività femminile. In molti casi, specialmente in città, la vettura è più usata dalla moglie che dal marito. Per accompagnare i bambini a scuola, per fare le commissioni, per trovare le amiche l'auto della signora è sempre in movimento.Quante sono le donne che guidano? Le informazioni ufficiali dicono quasi un milione, e poichè oltre la metà ha preso la patente di recente, sono in maggioranza giovani, belle lo abbiamo detto, e, aggiungiamo, anche brave. È vero che raramente compiono lunghi viaggi, ma di chilometri ne fanno parecchi ugualmente, ed è molto raro, per fortuna, che siano coinvolte in incidenti. Potranno qualche volta causare intralci nella circolazione, essere esitanti o troppo lente, ma in generale guidano bene, cioè con calma e con prudenza.Perchè guidano bene? Più che speciale abilità le donne al volante dimostrano di non avere i difetti di molti uomini: non sono aggressive, non sono scortesi, non sono imprudenti. L'assenza di queste gravi colpe le mette già in una posizione favorevole. Giuro che se guidassero solo le donne non ci sarebbero stati nemmeno un decimo dei 217.000 feriti che hanno insanguinato nel 1962 le strade d'Italia. Del resto per ferire alle donne basta un sorriso, e queste sono le ferite che noi amiamo.Se poi vogliono le donne non scherzano: sanno fare sul serio. Quest'anno, per andare a vedere la targa Florio, quattro ragazze sono partite da Milano e sono andate a Palermo. La prima tappa è stata da Milano a Praia a Mare e la secondo tappa da Praia a Mare a Palermo, in totale 1591 chilometri percorsi in due giorni con ventidue ore di marcia effettiva.Pensate che due erano soltanto passeggere, e le due che si sono alternate al volante erano guidatrici giovani, una di ventidue anni, l'altra con qualche anno di più, pur essendo già madre di quattro bambini.Brave, giovani, prudenti, gentili e bellissime tutte le donne al volante; qualche volta guidatrici eccellenti; sempre disperazione dei vigili e nostro tormento, se, quando abbiamo fretta, ce la troviamo davanti o dobbiamo interpretarne i segnali. I saggi dicono che è impossibile sia con loro sia senza di loro. Io non viaggio mai con una donna al volante, ma questo non vuol dire che diffidi della loro perizia: preferisco vederle passare proprio perchè sono giovani e belle.
G.M.
- Il Salone di Francoforte (74.188 mq. di esposizione)
Giulia Sprint G.T., Fiat, Lancia, Auto Union-DKW, BMW, Ford, Glas, Mercedes Benz, Opel, NSU, Porsche, Volkswagen - Novità '64 dalla Gran Bretagna
- La donna e l'automobile-intervista a. Franca Valeri, Dacia Maraini, Billa Zanuso ed altre
-la donna accanto all'uomo che guida - (Detroit '64) Le "Compacts" se ne vanno, ritornano le "Grandi"
- Tribunale dei lettori (Volkswagen 1200)
- Le vetture entrate in circolazione (1° semestre 1963)
- Il mercato dell'automobile
auto italiane nuove e usate - auto europee nuove
look at commenti