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1989 – Pubblicità pro-regresso: “se (non) lo conosci, lo eviti”

Creato il 28 novembre 2013 da Abattoir

Tony si infila al buio nel bagno dell’università con una cosa segreta che pare bella, arriva l’amico suo Salvuccio, è triste e allora la cosa bella se la dividono. Talé chi sunnu sapuriti, si vogliono bene! La cosa bella pare troppo buona e li circonda di un coso violaceo magico che vorrei pure attorno a me se la canzoncina brutta e il grigio-topo non facessero capire che se ce l’hai attorno sei malato sicuro! Porco zio, a 9 anni non voglio morire, io ancora quasi tutti i denti c’ho! 
Salvuccio poi va al pub, incoccia Giusy che è una che si spoglia sempre basta che ci paghi le cose e così vanno a rotolarsi sul letto nudi nudissimi come mamma e papà, e pure là diventano tutti viola. Allora forse pure mamma e papà sono viola e io non lo vedo! Menomale che non dormo più con loro, altrimenti il viola me lo davano pure a me; talé, magari ora il pisellino dalla mamma non me lo faccio lavare più, va.
Comunque, siccome sta Giusy è una (come dice la mamma) ‘nnanticchia ‘ntruocchia, il giorno a lavoro si mette nudissima pure col suo capo, nella macchina addirittura, e si contorce tutta come mia sorella mentre balla “blblblùlemillebolleblù”. Maruonna Santa, un vulisse ca fussi violetta puru idda…!
Quel capo in più mi parissi n’anticchia stronzo, va a casa tutto gasato e là c’ha la moglie e il figlio che sembro io – aiuto! – che l’aspettano comu i luocchi per mangiare; la moglie non lo sa che ha visto nuda nuda l’ntruocchia Giusy, così pure lei a un certo punto accetta di diventare viola, e ride pure. Ma se ridono, perché devono morire?
Non si capisce un cazzo di sta pubblicità, ma chi minchia è sta “AIDS-se-lo-conosci-lo-eviti”? Ma chi è stu “sesso”? Poi dicono che i bambini parolacce non ne devono dire.

Attìa! Un mi tuccare sai! Un si fa, chi m’ammischi!!!
Unnu vuogghiu abbiriri chiù stu viola! Ora abbrucio tutti sti mutanni violette ri me suoru!
Mi scanto, stanotte non dormo.
Forse muoio.


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