Il tour per la scelta del ristorante nel quale banchettare per il matrimonio non poteva che iniziare dai colli. E nello specifico da una terrazza con vista mozzafiato sulla campagna padovana. Un posto che in una giornata tersa dev'essere suggestivo a mille.
Peccato che dentro fosse un'accozzaglia di anticaglie tra cui carrozze, motorini, bambole dallo sguardo vacuo di ceramica vestite con vestitini di bambini mai nati, ma soprattutto tante, tantissime foto di morti. Non di gente fotografata da morta, ma di fotografie così vecchie che di sicuro ritraggono gente già morta e sepolta da un secolo. Gente che in ogni caso, da quelle foto, ci guardava mentre discutevamo se fosse meglio una tacchinella o un arrosto.
I rari spazi liberi da anticaglie e foto di morti erano ingombri di tulle, drappeggi, centrini: in quello spazio ridotto era già difficile muoversi in tre, una intera ciurma di invitati darebbe l'impressione di trovarsi in mezzo ad un concerto dei Manowar. Senza contare i danni che, da sola, potrei causare facendo cadere millemila cornici vecchie di secoli muovendo il vestito (magari attirandomi il malocchio dei morti).
2) Il matrimonificio
Altro luogo con vista mozzafiato. Pare che tutti i padovani che si sono sposati si siano sposati qui.
Noi siamo andati di sabato e ci siamo trovati letteralmente e fisicamente tra due matrimoni, in coda (!) dietro una coppia che chiedeva informazioni e con altre tre dietro di noi per lo stesso motivo. Istintivamente ho cercato il bussolotto rosso dove prendere il numero come al banco della gastronomia.
Siamo stati accolti da una wedding planner armata di ipad che ci ha mostrato nei dettagli come sarebbe stato il nostro matrimonio. Già, perchè lei sapeva già, aveva già deciso come sarebbe stato il giorno più importante della nostra vita.
Ci ha descritto piatti ricercati come il Sacro Graal, ci ha portato a fare un tour nella sala dove si stava svolgendo uno dei due banchetti in essere in quel momento come se fossimo stati allo zoo safari ("mi raccomando, niente noccioline ai testimoni!") e per concludere ci ha perfino fatto assaggiare la "nostra" torta.
Il tutto in non più di dieci minuti.
3) Back to 70's
Terza terrazza con una vista mozzafiato. Ristorante classico ma non troppo, elegante ma non troppo, grande ma non troppo. Cucina tradizionale ma non così tanto da tirare fuori ricette medievali dagli accostamenti di dubbio gusto. Personale cordiale, camerieri sorridenti.
Abbiamo parlato del menù e poi degli altri dettagli, scoprendo con piacere che, superata una soglia minima di invitati, avremmo potuto avere il posto in esclusiva. Sì, in esclusiva fino al pomeriggio. Poi ci saremmo dovuti trasferire in taverna per lasciare il posto al turno della sera.
La "taverna" era una specie di balera sotterranea senza finestre ripescata dagli anni settanta, con tanto di mirror ball sul soffitto e panche imbottite macchiate dal dolce nuziale di Garibaldi e Anita. Cattivo gusto come se piovesse.
4) Vista tangenziale
Dal momento che le vedute mozzafiato si erano rivelate delle autentiche fregature, abbiamo iniziato a visitare dei ristoranti di pianura, iniziando da uno che su internet si spacciava come una vera oasi di pace e serenità.
Una stradina di ciottoli arrivava fino ad un grande cancello in ferro battuto, al di là del quale ci aspettava una bellissima casa di campagna ristrutturata.
Siamo entrati in un momento di chiusura, con un silenzio di tomba, e siamo stati accolti da una ragazza sorridente ed alla mano che ci ha assicurato il suo aiuto nell'organizzazione di un matrimonio a misura nostra.
Come ogni menù che si rispetti, abbiamo iniziato discutendo dell'antipasto, che se il tempo lo avrebbe permesso sarebbe stato servito nell'ampio giardino. L'ampio giardino era in realtà profondo non più di dieci metri, al di là dei quali c'era la tangenziale. Da sperare solo che un camionista non lanciasse una lattina dal finestrino stordendo un invitato.
5) Il posto perfetto
Non appena siamo arrivati siamo rimasti senza parole: un enorme parco curatissimo, pieno di fiori. Una casa di campagna ristrutturata con gusto: lampadari in vetro abbinati a muri con pietre faccia a vista. Un suggestivo caminetto per rendere gradevole anche il peggior incubo per una coppia di sposi: la giornata di pioggia.
Menù tradizionale, personale disponibile, pochi vincoli di orario, prezzi ragionevoli. Siamo tornati a casa estasiati e decisi: avremmo pranzato lì il giorno del nostro matrimonio.
Poi FF ha fatto qualche ricerca su tripadvisor e ne sono venute fuori recensioni terribili, compreso il link ad un articolo di giornale che parlava di come quel ristorante avesse mandato all'ospedale cinquanta persone proprio durante un ricevimento di nozze servendo cibo avariato.
Delusione alle stelle.
6) Non per essere veniali, ma...
Giusto per una ragione di completezza ho chiesto un preventivo ad un catering. Molti dei nostri amici hanno optato per un matrimonio celebrato in villa e servito da catering.
Dopo qualche giorno mi è arrivato via email un preventivo:
- Pranzo a persona: € 125, con Mastercard.
- Noleggio della villa: a partire da € 1.600, con Mastercard.
- Noleggio del personale di servizio: € 30 all'ora, con Mastercard.
Anche no.
Mancano meno di sei mesi e non abbiamo idea di dove pranzeremo il giorno del nostro matrimonio.
Sinceramente pensavo che scegliere dove mangiare e far ubriacare tanta gente sarebbe stata una passeggiata, soprattutto in confronto a tutte le altre cose che dobbiamo organizzare, ma pare proprio che sia un compito più arduo del previsto.
Che poi, in fin dei conti, non mi pare mica di desiderare la luna: un posto carino, senza foto di morti, senza smog, non in una catacomba, dove mangiare qualcosa di buono e fare baldoria. E' chiedere tanto?
La Redazione