Domani, per la tradizione cattolica, ricorre la commemorazione dei defunti. Vista la drammatica situazione economica , i crolli spaventosi che si stanno verificando oggi, forse domani dovremo rivolgere un ‘pensiero’ anche all’Euro, oramai sempre piu vicino al trapasso.
Il premier greco Papandreu ‘impazzisce’ e decide di sottoporre a referendum popolare il pacchetto di sacrifici economici imposto da Ue e Fmi . Una decisione del genere, comprensibilmente, ha scatenato il panico nelle borse. Il nostro ‘spread’ sfonda record su record negativi, la Borsa perde piu del 6%, crolli dei titoli bancari superiori al 10%. Una prospettiva spaventosa per il prossimo futuro. Presto potremmo essere costretti a chiedere l’aiuto del FMI e questo vorrebbe dire la fine di ogni speranza di un futuro roseo per le giovani generazioni. Il Fondo è praticamente ‘un usuraio’ globale, che impone riforme ‘ammazza welfare’ in cambio dei prestiti. Se pensiamo a quel che il Governo ha già deciso di fare per andare incontro alle richieste della Bce, c’è da tremare al solo pensiero.
L’Europa è incapace di reagire, i tentennamenti della Germania alla creazione del fondo salvastati hanno aggravato la situazione negli ultimi mesi. Tutto questo perche Angela Merkel ha preferito guardare agli interessi del suo paese piuttosto che a quelli dell’intera Europa. Ora si cerca di trovare un accordo che possa ‘depotenziare’ le speculazioni.
Mi chiedo come la politica abbia potuto abdicare all’economia, senza una politica e delle regole l’economia puo impazzire e causare danni gravissimi, lo vediamo ogni giorno. Come è stato possibile dare cosi tanto potere alle agenzie di rating? Società private, con specifici interessi, che decidono il futuro di intere nazioni. Dove sono gli ‘statisti’ europei? Merkel e Sarkozy fanno tutto da soli, spaccando l’Ue e dimostrandone tutta la fragilità. Dove sono gli Adenauer, gli Schuman, i Kohl? Quanto ancora potrà resistere l’Euro? Sopravviverà all’ormai probabile default greco?
Per quanto riguarda il nostro Paese esiste un problema duplice. Alla crisi economica si aggiunge il ‘fattore B.’ che ci sta facendo calare a picco.
Berlusconi lo scorso anno diceva testualmente:
“Nel 2011 il nostro Paese tornerà a crescere. Siamo quelli che stanno meglio”
Era il 2 novembre 2010, esattamente un anno fa. Mentre il governo ed il Premier dicevano che l’Italia era uscita dalla crisi e che tutto volgeva per il meglio, molti osservatori si dimostravano scettici.
Nel mio piccolo, facendo una breve analisi dei tagli imposti in quel periodo, mi limitavo a dire la mia in un articolo, di cui qui di seguito riporto le conclusioni finali:
Il Declino di un uomo e di un Paese. L’Italia di Berlusconi: Niente soldi ne reputazione….
Quando il Paese affonda, l’Europa ci evita e persino i Superpoteri forti (Confindustria e Chiesa) attaccano … è arrivato forse il momento di dire basta. Di “staccare la spina” come si usa dire negli ultimi tempi in riguardo alla sopravvivenza del governo. Prima che sia troppo tardi, prima che l’Italia diventi una nuova Grecia.
Il problema però è quel che ci sarà dopo. Se a Berlusconi dovrà seguire un breve governo tecnico “lacrime e sangue” che non riesca neanche a modificare la legge elettorale e che consegni poi il Paese ad una nuova maggioranza berlusconiana… beh, direi “no, grazie”. Preferisco che crolli tutto, con Berlusconi al timone, cosi che venga cacciato definitivamente e con ingnominia. Altrimenti il problema non sarà risolto, ma solo rimandato. Se siamo arrivati alla Battaglia Finale, che battaglia finale sia. Definitivamente
Purtroppo le mie paure si stanno avverando. L’Italia si sta avviando verso la ‘situazione greca’ e Berlusconi rimane li, imperterrito, senza piu la minima credibilità internazionale, con un discredito che pregiudica la nostra economia e presta il fianco alle speculazioni. Unico scopo è quello di difendere i suoi interessi.
E sempre un anno fa, in data 13 novembre, mi esprimevo sul presunto ‘tramonto berlusconiano’, all’epoca Futuro e Libertà confidava di sfiduciare il premier. I miei dubbi erano fondati:
Sui media italiani e stranieri sembra che Berlusconi sia già stato archiviato dalla Storia. Il suo tramonto politico sembra essere iniziato e quasi arrivato al suo epilogo. Già si parla di un suo successore, di un nuovo centrodestra, di altri progetti etcetc.
Possibile che solo io ritenga ancora ben lontano il giorno della “liberazione”?
…
Berlusconi non puo essere “archiviato” perche non è un politico “normale”. Lui ha un Impero da difendere e lo farà in tutti i modi, anche rischiando di trascinare con se il Paese e la pace democratica. Ci vorrano politici “illuminati” per poter rispondere agli attacchi di Berlusconi e del suo “sistema politico-mediatico”. Saranno capaci i vari Fini, Casini, Bersani?
Sappiamo tutti come è finita il 14 dicembre scorso, abbiamo ben presente cosa è accaduto nel 2011, gli scandali prima, la crisi economica poi, l’incapacità del governo, ‘il fattore berlusconi’ nell’esplosione dello spread e degli interessi sui titoli di stato.
Cosa fare? L’unica speranza è che si apra qualche crepa all’interno del Pdl. Non bastano le ‘lettere anonime’, serve coraggio, voglia di salvare il Paese. Confidiamo che si arrivi presto alle dimissioni del Premier. E poi un governo di unità nazionale oppure elezioni anticipate.
Viviamo momenti di Paura, al momento c’è poco spazio per la Speranza, conviene concentrarsi sulla Preghiera. Per chi ci crede e non.