2 pesci pagliaccio

M. Cigliutti, Mom gets married

Quando apri un blog e inizi a scriverci “about” ciò che ti piace, che hai studiato, che ti appassiona e lo fai pensando di parlare solo a te stessa – anzi no: pensando di piacere prima a te stessa e poi a tutti gli altri; cominci anche a entrare in contatto con persone che credono e vivono negli stessi “movimenti” e “spazi” in cui credi tu e a quel punto si crea una sinergia con qualcuno che non conosci, ma che ri-conosci. Come se tu fossi un pesce pagliaccio in mezzo ai delfini e vedessi all'improvviso in lontananza un altro pesce pagliaccio: non lo conosci personalmente ma ne avverti la somiglianza. Ecco questa è la premessa per spiegare di chi e cosa scriverò oggi: 2 pesci pagliaccio.Ho incontrato Manuela Cigliutti grazie al blog di Iara e a questo post su di lei. Dato che mi sembrava ben composto, ho letto anche qua e là il resto, lasciando un breve commento. Mi scrive poi Iara, dicendo che da tempo conosce il mio blog e lo apprezza e “avrebbe voluto che fosse di carta per sfogliarlo”, che per me (e penso per qualunque blogger) è un complimento bellissimo. Mail dopo mail scopro così una ragazza dolce, entusiasta, propositiva, interessata, aperta, che scatta fotografie come queste e quasi se ne vergogna! Un po' di umiltà fa bene a chiunque, ma con tutte le cagate che vede ogni giorno chi fa questo “mestiere”... bhe mi stavo lasciando andare... Grazie a Iara anche Manuela vede il mio blog: è stata una “virtuale conoscenza reciproca” e io, guardando le sue immagini, ho proprio spontaneamente pensato che dovevo scriverci sopra qualcosa.
La prima cosa da dire è che le sue foto sono come cioccolatini o ciliegie: “non sai mai quello che ti capita”, come diceva il buon Forrest, e poi quando ne guardi una ti viene voglia di guardarne subito un'altra e un'altra e un altra ancora. Un aspetto molto originale del suo stile è il fatto che pur trattando temi molto concreti, a volte drammatici, riesce ad essere sempre piacevole all'occhio. Che si tratti della distruzione dell'Aquila causata dal terremoto o della pesca dello spada a Mazara Del Vallo, c'è un equilibrio di spazi, forme, linee, colori, vuoti e pieni, luce naturale e artificiale, frutto sicuramente di ricerca, che dà grande personalità, sobrietà e piacevolezza agli scatti. Per me ciò in cui Manuela brilla particolarmente sono i paesaggi o in generale gli esterni, per la sua capacità di comporre una foto in cui lo scoglio, i sassolini colorati, il cielo, la campagna, le nuvole, l'erba “giocano” così bene insieme. Ora propongo un brindisi: agli incontri tra sconosciuti e ai pesci pagliaccio... of course!