Panorami sull’Arno
2 giorni, solo una toccata e fuga, ma soprattutto fuga da lavoro e famiglia per due sorelle che da sole non erano mai partite: questa è stata la nostra gita a Verona.
Avevo regalato un biglietto per vedere la Carmen all’Arena di Verona a mia sorella e ci è sembrato del tutto naturale abbinare alla serata lirica una bella gita a Verona, città romantica, ma anche vivace e carina per lunghe passeggiate tra vie fortunatamente ombrose.
- Come arrivare a Verona
Per raggiungere la città abbiamo optato per un bel treno anche se per il ritorno abbiamo dovuto fare un cambio a Bologna…cambio con corsa visto che i binari nuovi non sono segnalati granché bene a Bologna (insomma dire binario due non è la stessa cosa che dire binario 2 bis). La stazione centrale di Verona è Verona Porta Nuova.
Se preferite arrivare in treno potete raggiungere Verona con volo sull’aeroporto Catullo di Verona/Villafranca. L’aeroporto è poi collegato alla stazione centrale con un bus navetta che parte ogni 20 minuti.
Centro storico Verona
- Dove dormire a Verona
Il b&b ultra economico che avevo prenotato era una camera in affitto nell’appartamento di una signora molto simpatica e dallo spirito artistico che per arrotondare praticamente affittava ai turisti la sua stanza in più. All’arrivo ci ha dato le chiavi, ci ha detto a che ora la mattina ci serviva la colazione e ci ha lasciato gli asciugamani puliti per la doccia avvisandoci che sarebbe uscita quindi per qualsiasi cosa l’avremmo potuta cercare al cellulare. Io e Vale ci guardammo un pò allibite… mia madre non avrebbe mai lasciato la casa in mano a due sconosciute, ma si vede che qualcuno ha ancora un pò di fiducia nel prossimo.
Dopo una bella doccia fresca eravamo pronte a partire alla scoperta di Verona.
Anche prendendo un hotel o un b&b non centralissimo le distanze a Verona non sono enormi. Forse noi siamo anche delle buone camminatrici, ma alla fine abbiamo fatto tutto a piedi senza mai prendere i mezzi pubblici.
- Cosa vedere a Verona
Noi, avendo poco tempo…praticamente un pomeriggio e una mattina più la sera dedicata all’arena, ci siamo accontentate di ammirare il centro storico e le attrazioni più importanti senza entrare in musei e chiese. Chi avesse un pò più di tempo può articolare la visita in modo diverso e magari pensare pure se conviene acquistare la Veron Card che da un abbonamento dei mezzi pubblici più l’ingresso a varie attrazioni: il costo per 24 ore è di 15€ per 72 invece 20€ (per vedere cosa include date un’occhiata al sito).
Il centro di Verona non è così complicato da attraversare e da capire, le segnalazioni inoltre sono piuttosto chiare. Noi ci siamo ritrovate senza fatica in Corso Porta Nuova, un lungo viale ricco di negozi che sbuca dritto dritto a Piazza Bra, sotto i piedi dell’enorme Arena di Verona.
Si tratta della piazza più grande di Verona che ospita anche altri palazzi interessanti come Palazzo Barbieri dove oggi c’è la sede del comune. Di fronte all’Arena si apre la passeggiata “bene” dei veronesi tra bar e ristoranti dall’aspetto piuttosto chic. Al centro invece si trova un parchetto con qualche panchina all’ombra dove campeggiano turisti accaldati o genitori con i bambini per una pausa “vista Arena”.
Da Piazza Bra si può imboccare Via Mazzini, la via dello shopping di Verona, fatta proprio per rifarsi gli occhi ammirando le vetrine…tenendo però il portafoglio decisamente a posto!!
Via Mazzini vi porta a Piazza Erbe da dove potete poi spostarvi a Piazza Dante e Piazza dei Signori.
Inutile dire che girare in piena estate non è particolarmente piacevole, per fortuna i chioschetti in giro aiutano, e un bel bicchiere di macedonia fresca può essere un utile modo per riprendersi dalla calura.
Noi, anche se con poco tempo a disposizione non ci siamo di certo perse Castelvecchio, il castello-fortezza di Verona che ancora preserva le sue alte torri merlate anche grazie alla ristrutturazione post guerra.
L’Arena di Verona
Non ci siamo naturalmente fatte mancare il mitico balcone di Giulietta e Romeo, e di nuovo, come durante la gita della scuola di qualche anno prima, sono rimasta allibita a guardare la fila immensa di turisti che attendevano il loro turno per fare una foto attaccati alla tetta (ormai dorata) della statua di Giulietta. MAH!!
L’entrata serale all’Arena è stata una vera calca. I nostri biglietti erano i più economici quindi niente posti numerati o posizioni privilegiate, ma solo una bella corsa sui gradoni per prendere il posto che si riteneva il più adeguato.
La Carmen all’Arena di Verona
Senza saperlo ci siamo ritrovate proprio all’ultimo gradone in alto… voi direte “ve lo siete portate il binocolo?”. In effetti il palco era un pò distante, ma a lungo andare la scelta non è stata poi tanto sbagliata: per prima cosa, non avendo dietro nessuno, potevamo appoggiare la schiena…e date le ore e ore passate lì sedute non è stato male. Godevamo poi di una bella vista sui tetti di Verona, e la sera, quel poco d’aria che tirava, arrivava sicuramente solo a noi! Se fossimo state qualche gradino sotto non avremmo visto meglio, ma sicuramente saremmo morte di caldo.
Lo spettacolo è stato comunque emozionante, anche se l’acustica non è delle migliori ammirare un’opera lirica in una cornice storica come quella dell’Arena di Verona può risultare una esperienza molto affascinante.
Ormai a notte inoltrata siamo uscite dall’Arena e assetate ci siamo concesse una birra in un chiosco e una panchina fronte Arena per prepararci poi alla camminata per arrivare al B&B.
La mattina la signora ci ha preparato una bella colazione con dolci freschi presi al forno vicino casa, e alzarsi con quel bell’odore di cornetti caldi non è stato affatto spiacevole.
Fatte due chiacchiere con lei, ci siamo accordate per lasciarle i bagagli a casa e fare ancora un giro in attesa del treno del pomeriggio. Gentilmente ci ha lasciato le chiavi di casa, visto che lei sarebbe uscita, al rientro avremmo ripreso le borse e avremmo lasciato le chiavi sul tavolo (di nuovo allibite dalla disponibilità naturalmente!)
Siamo ripartite alla volta del centro con l’idea di attraversare qualche via secondaria, fuori dalla folla turistica e così è stato, cammina cammina abbiamo ammirato negozi e vicoletti che comunque ci hanno riportato nell’enorme piazza Bra, ai piedi dell’Arena.
Il Castello di Verona
Ci rimaneva il tempo per un pranzo, e perché non provare uno di quei locali vista Arena? Tanto tutta Verona sembra riversarsi lì tanto vale rimanere al centro della vita veronese!
Un altro posto dove vi consiglio di mangiare è una osteria del centro dove si assaggiano piatti tipici di cucina veneta che noi eravamo riuscite a provare il giorno prima appena arrivate: “Osteria da Ugo“… noi abbiamo preso due piatti di pasta al volo ed erano ottimi (dei tortelli e dei tagliolini al tartufo da leccarsi i baffi), ma se andate con la voglia di abbuffarvi il menù è veramente ampio e fa venire decisamente l’acquolina.
Ingurgitati due bei piatti freschi, non economici, ma decisamente abbondanti, con lo stomaco pieno ci siamo incamminate per il rientro.
Forse è stata una toccata e fuga quasi faticosa, ma dimostra quanto ci voglia poco per godere di belle città che noi quì in Italia abbiamo così facilmente a disposizione.
Spuntini freschi a Verona
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