devo confessare che questo romanzo mi è risultato un po' ostico.
non sono riuscita, se non raramente e sul finale, a tenere le fila dei nomi, degli eventi, degli intrecci tra i vari personaggi...
ho colto che centrale nella vita dei personaggi è il Partito, il PC nei primissimi anni del dopoguerra, le regole da seguire, i comportamenti da tenere se si è veri militanti...
mi spiace un po', per certi versi, ma rimango con il ricordo della fatica ad andare avanti e quindo non credo che lo rileggerò; non a breve, almeno.
non lo avevo mai letto al liceo, lo avevo escluso da un elenco che la professoressa di italiano ci aveva proposto per le vacanze estive tra il primo e secondo anno, optando per non so più cosa, ma lo avevo escluso.
chissà, magari vent'anni fa lo avrei capito al volo e apprezzato di più.
adesso ho deciso di farmi male prendendo Afghanistan, dove Dio viene solo per piangere di Siba Shakib, I Edizione 2002.
best seller internazionale, proviene dalla solita libreria delle zie di Genova.
penso che lo inizierò subito: è sabato pomeriggio, sono tornata a casa dal lavoro mezz'ora fa, fuori è tutto grigio e ho male al collo, ergo divano, coperta e libro.
au revoir
Love,
MC
Magazine Società
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Creato il 16 gennaio 2016 da Maria ChiaraPotrebbero interessarti anche :
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