Era la mattina del 21 Settembre 1990, Rosario Livatino stava percorrendo la superstrada che da Canicattì, il suo paese natale, lo avrebbe condotto ad Agrigento, città in cui svolgeva il suo lavoro di magistrato… Nonostante le ripetute minacce aveva rifiutato la scorta,per questo si trovava solo sulla sua Ford Fiesta rossa;
Livatino era figlio unico, forse per questo motivo aveva un fortissimo legame con i propri genitori. Era inoltre un uomo di fede, una fede ferrea che gli conferiva la forza ed il coraggio necessari per portare avanti le sue indagini;
In suo ricordo, a vent’anni esatti da quella terribile mattina, ecco una bella intervista ad Ida Abate, autrice della biografia del giudice:
Intervista ad Ida Abate