Ma si sa come vanno a finire queste cose...non si finge mai fino in fondo e....
Lo spunto di partenza del film è abusato: storia d'amore tra due persone di generazioni completamente diverse, un solco scavato da venti anni di differenza di età.
Solo che nel film di David Moreau ( un glorioso passato nell'horror assieme al sodale Palud) l'assunto viene ribaltato più volte: stavolta è la donna ad essere più grande ma il suo toy boy si rivela molto più adulto del previsto, dietro la sua aria sbarazzina e anche un po' nerd si nasconde un cervello e una dignità fuori del comune, cose che lo fanno sembrare abbastanza al di fuori della sua generazione.
Così come Alice, smessa la sua corazza , dimostra tutte le sue debolezze.
20 anni di meno è un perseverato gioco di specchi in cui le superifici riflettenti figurativamente circondano i due protagonisti: Balthasar ha un padre meno maturo di lui, appassionato di macchine veloci e soprattutto di donne giovani, tanto da arrivare a sposare ( quasi) una coetanea del figlio, Alice ha una sorella, Elisabeth che non sopporta di vederla sola ( come è in realtà lei, proietta nella sorella la propria infelicità cercando di evitargliela) e cerca di mollarla senza vergogna a qualunque uomo appetibile che incontri.
E poi l'ambiente lavorativo di Alice: competitivo al massimo , con un capo che finalmente ha trovato dentro di lei la tigre che andava cercando per dare uno scatto in più alla rivista e intorno un covo di serpi e viperette varie che mette sulla piazza di twitter qualsiasi cosa scabrosa o presunta tale che passi davanti al loro famelico telefonino.
E il gioco, fatalmente si ribalta.
Alice capisce che il mondo di lustrini e pailettes che la circonda, il culto dell'esteriorità in cui vive tutti i giorni è solo un gigantesco specchietto per le allodole che non le consegnerà mai neanche un barlume di felicità.
Perchè la felicità vera l'ha potuta toccare con mano nelle serate trascorse con quello strano giovanotto con la faccia un po' così, i capelli sparati cotro la forza di gravità e che gira con un aplomb degno di un milord inglese su uno scooterino rosa griffato Hello Kitty.
20 anni di meno è una commedia sentimentale confezionata superbamente sin dai titoli di testa , in modo molto americano e certifica ancora una volta che i francesi al cinema al momento siano parecchio avanti a noi.
E con due protagonisti così adorabili, circondati da un azzeccato coro di personaggi secondari che danno l'acqua della vita al film, stavolta non disturba neanche quel continuo sfiorare la banalità tenendosene comunque sempre abilmente al di fuori.
( VOTO : 7 / 10 )