Il destino volle che Giorgio, allora bimbetto, si trovasse in un campo di raccolta, in Germania, separato dalla madre e dalla sorella . Il padre, attivo antifascista era stato arrestato e la madre, per non essere separata dai figli e non rischiare di essere arresta a sua volta aveva optato per la nazionalità tedesca essendo altoatesina.
Giorgio, assieme ad altri bambini di varie nazionalità, raccoglieva patate in un campo di lavoro ma, rispetto agli altri fu un previlegiato : il 20 aprile,essendo nato nello stesso giorno di Hitler, ricevette un'arancia, Se la rigirò tanto a lungo tra le mani, inalandone il profumo, che quando si decise a mangiarla era ormai avvizzita e arida.
Quando, dopo anni, incontrò il padre, gli disse " Puonciorno papà " le uniche parole italiane che sapesse, e il padre, scherzando ovviamente, disse alla moglie "Ho lasciato un piccolo italiano e mi ritrovo davanti un piccolo nazista."Continua a leggere...»






