20 minuti, cara Donatella, possono essere interminabili. Dipende come li trascorri. D'accordo su quanto dice, ma la pubblicazione in questione non credo sia destinata a parlare di vite lontane, né tantomeno di chi se ne fa narratore. Mi auguro, tuttavia, che in quei 20 minuti ci facciano stare le vite vicine. C'è così tanto da raccontare anche sotto casa, dietro l'angolo, in città. Non lo fa nessuno. Leggo i giornali locali e mi dico che è carta buttata, per nulla. Non c'è racconto, curiosità, voglia di scoprire storie, apertura all'altro. Non c'è nulla. Si va avanti convinti della stessa storia di sempre, inventata da chi ha il fiato corto: che siamo piccoli e che non succede niente. Credo, invece, che manchi soltanto la fantasia. Che non è immaginazione. E' un modo di vedere oltre la realtà, per raccontarla meglio.