20 sigarette e poi...

Creato il 28 settembre 2012 da Luluovertherainbow @rainbowlulu_
Non so se avete mai visto un film che vi fà salire un brivido sulla schiena e vi lascia impietriti sul divano. Non sto parlando di un Horror, li amo, ma appunto perchè sai sempre che è una finzione, quando vedo i film documentari o autobiografici, io provo più paura, soprattutto se sono diretti in modo impeccabile e recitati altrettanto bene.Oggi voglio consigliarvi di vedere ""20 sigarette" di Aureliano Amadei del 2010, che si basa sulla testimonianza di quest'ultimo, dell'attentato del 13 novembre 2003 a Nasiryya ai danni dei militari italiani in missione e di cui lui stesso è l'unico sopravvissuto.Amadei era in Iraq come assistente di Stefano Rolla, un regista italiano che era andato a filmare le truppe dei nostri militari per girar un film su di loro, rimasto ucciso insieme ad altre 27 vittime, 26 militari e un altro civile.

Il vero regista Aureliano Amadei a sinistra con
Vinicio Marchioni che lo interpreta nel film, a destra

Un' autobomba kamikaze si è schiantata davanti il cancello della base italiana e la troupe di Rolla era proprio sul luogo, Amadei allora 28enne miracolosamente rimase solo gravemente ferito e in questa sua pellicola racconta con semplicità, dolore e empatia il suo trauma e la paura di quel terribile giorno, che lo ha segnato per sempre sia fisicamente che psicologicamente.Il titolo che incuriosisce si riferisce alle sigarette che è riuscito a fumarsi il protagonista prima dell'attentato e che diventano il filo conduttore metaforico di tutta la vicenda.Guardatevelo, fa riflettere, fa piangere per certi versi, perchè automaticamente porta a porsi delle domande ovvie : Ma che senso ha la guerra ancora oggi? Che senso ha morire per noi adesso che per primi non sappiamo neanche chi governa? Missioni di pace in guerra?Subito dopo il film ho cercato su google i volti delle vittime come avevo già fatto anni fa, una sorta di "Per non dimenticare" mio personale.. e so che a volte basta non pensarci a tragedie come questa, viene da pensare che noi tanto non possiamo farci niente, e invece no.. possiamo far molto, dobbiamo renderci conto che se noi per primi abbiamo una visione del futuro vissuta nella pace e nel rispetto, forse ci saranno sorrisi per tutti un giorno. Io voglio crederci... io DEVO crederci.Il mio pensiero oggi va a tutti i bambini che nasceranno in futuro sperando che si ritroveranno davanti gli occhi un mondo migliore..Lulù

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