Una 200 Miglia di Endurance mette soggezione solo all’idea: la partenza in stile Le Mans, con i piloti che devono correre a piedi dal muretto verso le moto schierate dal lato opposto della pista, e poi la gara, che dura oltre 320 chilometri, con la suspense del cambio di pilota e il rifornimento. Una competizione davvero impegnativa, insomma, soprattutto se svolta su un circuito veloce e tecnico come il Mugello, e in un mese come quello di novembre, dove il tempo non gioca sempre a favore.
Eppure due piloti del Team Di.Di. Diversamente Disabili, hanno voluto schierarsi al via di questa gara estenuante: Emiliano Malagoli, presidente dell’omonima Onlus, nonché campione della classe 600 nel Trofeo Di.Di., e Umberto Lisanti, uno dei più veloci protagonisti della classe 1000, si sono cimentati sul tracciato del Mugello per la 200 Miglia di Endurance. E l’hanno portata a termine: in quinta posizione fra le 600 Malagoli, in nona piazza Lisanti fra le 1000.
A sostenere i due piloti, numerosi ragazzi disabili arrivati da tutta Italia: sono tornati in moto grazie ai Di.Di., e in questa occasione hanno voluto rappresentare una solida tifoseria.
Per Malagoli questa gara di endurance aveva un significato particolarmente importante: proprio con la 200 Miglia, infatti, lo scorso anno il pilota toscano aveva corso la sua prima gara con Matteo Baraldi, attuale vicepresidente della Onlus, e sempre nel weekend toscano ha conosciuto Chiara Valentini, che poi è diventata la sua compagna nella vita, nonché segretaria dell’Associazione Di.Di.
Quest’anno, per celebrare l’anniversario, Malagoli si è schierato al via proprio con la Valentini, campionessa europea del 2006, ed entrambi hanno corso su Suzuki 600 del Team Falaschi.
Umberto Lisanti, piemontese, privo del braccio sinistro e con problemi di mobilità anche alla gamba sinistra, ha fatto equipaggio con Cristian Serri e Giovanni Faccioli e tutti e tre hanno corso in sella alle BMW 1000.
La 200 Miglia di Endurance quest’anno è stata particolarmente impegnativa: poco prima del via ha cominciato a piovigginare ed è stata data “wet race”, ma la maggior parte dei piloti ha preferito azzardare il via con gomme slick perché ha subito smesso di piovere. Dopo la prima ora di gara, la caduta di Gabriele Cottini, che era in testa, coequipier di Ilario Dionisi e Giovanni Altomonte, ha portato all’esposizione della bandiera rossa. Nuovo start con partenza “a freccia” e rinnovata tensione, dunque, per tutti i piloti, che hanno poi affrontato un’altra ora di gara.
Peccato per l’esclusione dell’equipaggio favorito, quello di Dario Marchetti, dopo che il coequipier Fabio Massei ha “tagliato” il percorso perché a corto di carburante. Weekend sfortunato per l’equipaggio Ducati, con il due volte iridato Manuel Poggiali costretto a saltare lo start per una brutta caduta alla “Bucine” durante le prove.
La classifica assoluta ha sancito la vittoria dell’equipaggio di Armando e Vittorio Iannuzzo, padre e figlio affiancati da Giovanni Sessa, primi anche della classe 1000.
Dodicesimo al traguardo l’equipaggio di Umberto Lisanti, diciottesimo quello di Emiliano Malagoli.
“Sono molto soddisfatto del passo che sono riuscito a mantenere – ha commentato Emiliano Malagoli, alla prima uscita sulla Suzuki del Team Falaschi -. Inoltre ci aspettavamo la pioggia, ed eravamo arrivati bene armati di pneumatici rain, ma per l’asciutto avevamo un solo treno per ciascuna delle due moto, e negli ultimi giri abbiamo corso con le gomme finite!”
“Ho perso una “saponetta” al quarto giro ed ero penalizzato in tutte le curve a sinistra – ha detto Umberto Lisanti -. Inoltre nel primo stint il nostro coequipier Faccioli ha girato molto più piano di quello che è il suo passo, perché le gomme avevano perso pressione per via del freddo: quando è rientrato erano scese di 4 o cinque atmosfere. Ma siamo contenti di essere arrivati al traguardo!”
Non si ferma qui l’attività dell’Associazione Diversamente Disabili, che sta programmando una giornata di prove libere e di gare riservate solo ai piloti disabili, per accorciare quanto più possibile le distanze fra la fine della stagione agonistica e la riapertura della prossima.