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Spinti dalla febbre di un week-end che ha colpito il mio piccolo angioletto, abbiamo ripreso la visione dei classici Disney in live action. Dopo L'isola del tesoro e Zanna gialla questa volta la scelta è caduta sull'avventuroso 20.000 leghe sotto i mari, film diretto da Fleischer e tratto dall'omonimo romanzo di Jules Verne. Ci siamo approcciati alla visione con un po' di diffidenza, Laura aveva trovato L'isola del tesoro un poco noioso e non era sicura di voler vedere anche questo film. Questa volta è andata decisamente meglio, valutando diversi aspetti della pellicola questa sembra essere una produzione meglio riuscita che ha probabilmente goduto anche della possibilità di avvalersi di un budget più alto. Intanto nel cast compaiono attori di comprovata capacità come Kirk Douglas, James Mason e Peter Lorre e già così metà dell'opera è fatta. Dal punto di vista visivo e degli effetti speciali la Disney non si è risparmiata dando a Fleischer la possibilità di realizzare un film per l'epoca decisamente moderno (siamo nel 1954). Non per niente 20.000 leghe sotto i mari si porterà a casa gli Oscar per la miglior scenografia e per i migliori effetti speciali. Ottima la costruzione dell'interno del Nautilus, il sottomarino del Capitano Nemo, con le dovute distanze alcuni particolari potrebbero ricordare addirittura l'interno di un Tardis d'antan, tenendo ben a mente poi che siamo nel 1954 stupiscono le belle riprese subacquee ma soprattutto lo scontro tra l'equipaggio del Nautilus e il calamaro gigante che prende vita sul finale del film.
Anche i personaggi sono ben scritti, primo tra tutti il Capitano Nemo interpretato in bilico tra durezza e sofferenza da un bravo James Mason che mette in scena un personaggio ferito, deluso dall'umanità e dalla sua propensione alla violenza, un uomo che in maniera contraddittoria alla stessa violenza ricorre per sistemare quelli che ai suoi occhi appaiono grandi torti. Come contraltare più spensierato c'è il fiociniere Ned Land (Kirk Douglas), solo all'apparenza svagato ed egoista che chiude il trio di ospiti forzati del Nautilus composto anche dal professor Aronnax (Paul Lukas) e dal suo domestico Consiglio (Peter Lorre).
20.000 leghe sotto i mari in fin dei conti è un bel misto di avventura e azione dove non mancano momenti introspettivi ben dosati, il tutto inserito in una cornice di tutto rispetto con alcune sequenze notevoli come la già citata scena del calamaro gigante o quella della fuga dall'isola dei cannibali. Fleischer è il regista che firmerà nel prossimo futuro film come Viaggio allucinante e Tora! Tora! Tora! e che in passato aveva già siglato un paio di noir di cui solitamente non si fa che parlar bene: Sterminate la gang! e Le jene di Chicago. Niente male tutto sommato, non vi pare?
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