Federparchi sottolinea il ruolo dei parchi nazionali nella salvaguardia delle risorse idriche italiane.
Le aree protette assicurano il mantenimento del bene più prezioso per l'umanità: l'acqua. In Italia ben 11 parchi nazionali ospitano invasi.
Il prossimo 22 marzo si celebra la giornata mondiale dell’acqua, una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 per sottolineare l’importanza della risorsa acqua per l’umanità e il pianeta.
Federparchi coglie questa occasione per evidenziare il lavoro delle aree protette italiane che, quotidianamente con serietà e senza proclami, cercano di assicurare, tra mille difficoltà, la salvaguardia della risorsa acqua e il mantenimento degli equilibri dei cicli vitali per i quali l’acqua è l’elemento fondamentale.
Ogni giorno i gestori dei parchi italiani sono impegnati a monitorare, progettare e proporre soluzioni che cercano di evitare manomissioni, alterazioni e altre minacce alle sorgenti del nostro Paese e al loro utilizzo. L’impegno delle aree protette, infatti, non è finalizzato unicamente al compito di mantenimento degli ecosistemi naturali, ma anche ad assicurare ai territori di competenza l'acqua necessaria per i servizi, l'agricoltura e la generazione di energiaenergia
Fisicamente parlando, l'energia è definita come la capacità di un corpo di compiere lavoro e le forme in cui essa può presentarsi sono molteplici a livello macroscopico o a livello atomico. L'unità di misura derivata del Sistema Internazionale è il joule (simbolo J).
Se consideriamo solo quest’ultimo settore sappiamo che all’interno degli 11 parchi nazionali presenti lungo le catene alpine e appenniniche insistono 30 invasi (serbatoi) artificiali costruiti ai fini di produzione di energia idroelettrica. Gli invasi sono alimentati attraverso derivazioni dal corso naturale di corpi idrici, integralmente o parzialmente, presenti all’interno dei perimetri dei parchi nazionali. Non solo. Il contributo dei corpi idrici derivatiderivati
Prodotti finanziari il cui valore deriva dall'andamento del valore di una determinata attività (definita "sottostante del prodotto derivato"). I derivati vengono utilizzati principalmente con finalità di copertura dal rischio oppure con finalità di speculazione (intesa nel senso di esposizione ad un rischio per ricavare profitto). dal corso naturale all’interno delle 11 aree protette è pari al 7,8% del totale della capacità di invaso nazionale. Se si considerano anche i serbatoi fuori dai perimetri dei parchi nazionali, ma alimentati da corpi idrici dello stesso bacino idrografico interessato da un parco nazionale, la percentuale sale al 19,3% quasi un quinto della capacità di invaso nazionale.
Analogo discorso si può fare per gli altri utilizzi dell’acqua in agricoltura e nei servizi, si parla quindi di numeri significativi per il mantenimento degli equilibri idrogeologici e per l’economia dell’intero Paese. Un ruolo, quello delle aree protette, che Federparchi intende valorizzare proprio in occasione della 'Giornata mondiale dell’acqua', un riconoscimento necessario per tutti i parchi italiani che cercano di assicurare per l’interesse di tutti questo bene sempre più prezioso e importante.
Per maggiorni informazioni, visita www.parks.it/federparchi.