Ho scoperto con un po’ di ritardo la proposta di Palmy di fare un riassunto in sei punti dell’anno che si è appena concluso, ma mi fa piacere unirmi a lei e agli altri in questo breve riepilogo.
Ecco i sei punti:
1) il libro che ha lasciato il segno
2) il luogo che non dimenticheremo
3) la nuova ricetta che è diventata nostra
4) un nuovo interesse che abbiamo coltivato
5) la frase che abbiamo aggiunto al repertorio delle citazioni preferite
6) i blog che abbiamo trovato
E’ necessaria un’avvertenza: quasi esattamente un anno fa è nata la mia bambina… inevitabilmente sarò monotematica!
1) Il libro che mi ha accompagnata per mesi, quest’anno: “A piccoli passi. La psicologia dei bambini dall’attesa ai cinque anni” di Silvia Vegetti Finzi con Anna Maria Battistin. Lo riassumo in una sola parola chiave: l’empatia (sul tema segnalo l’articolo di un’amica).
2) Il luogo che non dimenticherò… la sala parto. La voce della mia bimba che ha pianto finchè non me l’hanno messa vicina. E ogni minuto da allora in poi.
- La pappa
3) Per la ricetta le cose si complicano, in gravidanza mi ero illusa di aver imparato a cucinare, poi dopo non ho più avuto il tempo, o la pazienza! La ricetta più nuova in assoluto è quella della pappa… vale??
3) Un nuovo interesse, anzi due: blogging e… in piscina tutti insieme!
- In piscina!
5) La citazione che mi ripeto con più frequenza, quest’anno, anche se la conoscevo già, è tratta da un libro di filosofia che mi è piaciuto molto:
“Prima di essere qualsiasi altra sua facoltà, l’uomo è un animale visionario: ogni facoltà umana è infatti, in quanto specificamente umana, coinvolta nella potenzialità di trasformare qualsiasi già dato in altro, cominciando ad immaginarlo diversamente.”
6) E’ difficile ricordare quanti blog ho incontrato quest’anno! Ho condiviso e scritto sapendo che sarei stata io ad imparare da chi mi viene a trovare e da chi avrei incontrato lungo la strada. Ho imparato che si può mangiare l’allegria… oops l’allergia (questo lapsus che ritengo significativo me lo sono portato dietro per mesi!) e fare scelte autonome che danno molte soddisfazioni. Ho imparato che ognuno ha un suo mondo, in cui entrare in punta di piedi. Ho visto come molti genitori giocano a crescere: grazie alle lingue, alla felicità, alla creatività, ai libri, al confronto con le altre mamme, all’ecologia, alla scienza, ai risvegli imprevedibili, all’espatrio e… lasciandosi ispirare dai cacciatori kiwi.
Partecipare alla rete di blogger significa molte cose: la più inattesa per me, che prima di giugno non conoscevo nessun blog in particolare anche se usavo spesso Liquida invece di Google, è quella di poter condividere azioni attraverso le parole: ringrazio Paola, Mamma Claudia e il Topastro, l’iniziativa #donnexdonne, il cuorcalendario. Ci sono anche blog che voglio frequentare di più perchè sono densi di ispirazione su temi che mi coinvolgono molto: Palmy, Mamma F e Mamma C., Catepol, Yeni Belquis. E un’aspirazione… che dico e non dico per scaramanzia.
In questo momento, c’è una mamma in fieri, che è in ospedale e da cui aspettiamo notizie in tantissimi, partecipando anche ai sentimenti di un’attesa diversa.
L’ultimo incontro è stato ricco, caldo e ravvicinato: lo vivo come un regalo, una compensazione, perchè avrei voluto tanto stare di più a casa con la mamma.