2011: undici fumetti americani da tenere d'occhio 7 - fear itself di matt fraction e stuart immonen

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2011: UNDICI FUMETTI AMERICANI DA TENERE D'OCCHIO 7 - FEAR ITSELF DI MATT FRACTION E STUART IMMONEN

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Dopo una pausa di un paio di giorni, durante i quali ci siamo fatti distrarre da altro, torniamo a parlare degli 11 eventi fumettistici statunitensi che, secondo il sito Newsarama, lasceranno il segno nel corso di quest'anno. Dopo aver parlato di serie ed eventi prodotti dalla DC Comics e da alcuni editori indipendenti, è il turno di spostarsi in Marvel e di parlare di Fear Itself, articolata miniserie evento che coinvolgerà tutti gli eroi della casa editrice newyorkese.
F E A R I T S E L F

2011: UNDICI FUMETTI AMERICANI DA TENERE D'OCCHIO 7 - FEAR ITSELF DI MATT FRACTION E STUART IMMONEN

manifesto promozionale realizzato da Stuart Immonen

Dopo un anno di relativa tregua, nel corso del quale gli uffici creativi della Marvel si sono concentrati sul rilancio di eroi e temi narrativi classici, accantonando momentaneamente grandi eventi narrativi in grado di coinvolgere (e sconvolgere) tutti i personaggi di sua proprietà. E' però bastato un anno a Joe Quesada, Axel Alonso & co. per tirare il fiato e organizzare un nuovo mega-evento. Il titolo di questa miniserie è Fear Itself, un titolo di difficile traducibilità che sta, forse, a indicare l'essenza stessa della paura - o forse sarebbe meglio parlare delle paure - che influenzano le scelte e la vita di Spider-Man e compagnia.
Orchestrato da Matt Fraction (uno dei Marvel Architets) e Stuart Immonen, Fear Itself sarà una miniserie di sette numeri (come Civil War) che si prefiggerà, almeno nelle intenzioni dello sceneggiatore, di avvicinare l'universo Marvel alla gente comune, immergendo gli eroi in calzamaglia in un mondo che assomigli sempre più a quello nel quale viviamo.

Fear Itself
copertina del primo numero

Per quanto riguarda la trama di Fear Itself, Tom Brevoort e Axel Alonso, nel corso di una intervista rilasciata al sito statunitense Comic Book Resources, hanno parzialmente squarciato il velo di mistero che avvolge la miniserie rivelando che un misterioso personaggio, fin qui chiamato il Dio della Paura, attraverso un messaggio pre-registrato sfida i campioni dell'universo Marvel. Otto di questi raccoglieranno la sfida per lottare per ciò in cui credono.
Nel corso dell'intervista Tom Brevoort ha svelato "le origini segrete" di Fear Itself, rivelando che l'idea è stata proposta da Matt Fraction nel corso di una riunione di redazione. "Stavamo parlando di cose da fare nel corso del 2011, e Matt propose questa idea, questa pepita, che si è poi sviluppata trasformandosi in quello che è poi diventato Fear Itself" ha dichiarato Brevoort - "Naturalmente l'idea originale è un po' cambiata, ne abbiamo discusso e ci abbiamo lavorato per adattarla alle nostre esigenze, ma in definitiva. l'idea centrale di Fear Itself è quella che ha proposto Matt nel corso di quella riunione".

A proposito di Fear Iself, Joe Quesada, ha dichiarato: "Stiamo vivendo tempi difficili. La disoccupazione è cresciuta a livelli altissimi. Le famiglie stanno perdendo le loro case, le economie di tutto il mondo sono sul baratro dell'abisso. Avere paura è facile. Tutto ciò che basta fare per spaventarsi è accendere il televisore, il computer, una radio. Un gesto semplice che ci permette di imbatterci in un profeta, un esperto di politica o di economia pronto a dirti ciò di cui deviaver paura di loro. Viviamo in un mondo diviso. Alla fine della giornata, viene spontaneo chiedersi di chi ci si può fidare. Di chi non possiamo fidarci? Delle reti TV che fanno informazione 24 ore su 24? Dei cambiamenti del tempo? Di WikiLeaks? Depressione? Recessione? Salvataggi? Banchieri? Se siete come me, questo è il momento ideale per avere paura. La buona notizia è che stiamo parlando dell'Universo Marvel!"