
Ho cercato il libro nella mia libreria ma non c'è stato verso di ritrovarlo; ce l'ho, sono sicuro, lo comprai l'anno in cui uscì presso Adelphi (1986), forse l'avrò prestato, oppure - peggio! - perso. Chissà. Ne ricordo con letizia il tocco e lo stile ironico di uno Sciascia che, a causa di tale vezzo superstizioso, piglia bellamente per il culo il Vate ficolesso trapiantato al nord (ché il 13, se non erro, è numero nefasto nel Settentrione d'Italia, mentre, invece, nel Meridione porta bene).Cos'altro? Beh, appena lo ritrovo, il libro, lo risfoglio e, nel caso, riporto qualche brano.





