2012: Costruzioni a livello del 1994. L’ance (associazione nazionale costruttori edili) ha presentato il bollettino di guerra. Nel 2012 se non verranno presi provvedimenti le nuove costruzioni subiranno una riduzione del 3,2%, prolungando così gli effetti sulla crisi immobiliare.
Il 2010 si era chiuso con una diminuzione del 6,4% e nel 2011 la situazione certamente non è migliorata, abbiamo avuto una diminuzione del 4%. In conclusione ci sono state perdite pari al 22,3%, riportandosi ai livelli di produzione del 1994.
I posti di lavoro persi sono 230 mila e salgono a 350 mila se si contano i settori correlati.
L’unico settore che ancora è stabile è quello delle ristrutturazioni, forse anche per merito degli incentivi.
Al contrario invece, parte in causa della flessione del settore immobiliare sono i mancati pagamenti da parte della pubblica amministrazione, quindi il peggioramento delle condizioni del credito alle imprese.
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