La parola chiave per tutti sembra essere: “crisi“, una parola però molto importante e spesso dimenticata o relegata a un ruolo marginale è “responsabilità“.
Queste sono le due parole chiave di quest’anno: crisi e responsabilità.
Dalla crisi deriva necessariamente l’assunzione della responsabilità, il tempo che separa l’una, ( la crisi), dall’altra, (l’assunzione di responsabilità), dipende solo ed esclusivamente da noi!
Come ho già scritto altre volte “crisi” significa scelta e questa scelta tocca a noi.
Forse sei ammalato, forse sei in difficoltà economica, forse stai passando un momento difficile e triste della tua vita, forse sei stanco del tuo matrimonio, forse…
Qualunque sia l’avversità che stai affrontando, la soluzione è pronta per te oggi, si chiama responsabilità. Sento forte dentro di me che il 2012 sarà l’anno della responsabilità, l’anno in cui inizieremo a prendere in mano le sorti della nostra vita .
Non importa quanto la tua situazione appaia difficile, smetti di lamentarti e raccogli la sfida, prenditi la responsabilità di cambiare le cose, in questo modo riprendi su di te il potere della scelta, e la crisi non la subisci, ma la vivi, evolvendo, cambiando insieme a lei. Se riprendi in mano la tua vita, se ti riprendi la responsabilità della tua vita, di tutto ciò che ti succede, la responsabilità di migliorare, allora ti riprendi il potere della scelta e ti trasformi in un rè!
La crisi è un brutto periodo fino a quando è gestita da altri che scelgono per te, fino a quando lasci loro il potere della scelta, riponendo su di loro la responsabilità della tua situazione finanziaria, di salute, etc. Nel momento in cui ti riprendi la responsabilità della tua vita, ti riprendi anche il potere di scelta, e in quel momento la crisi non è più un periodo brutto, ma si trasforma in una grande opportunità per cambiare radicalmente la tua vita, per riscoprire una vita più piena e più vera.
Da tempo si parla delle profezie dei Maya, di come il mondo potrebbe finire il 21 dicembre 2012, di come invece il mondo potrebbe rivivere una nuova età dell’oro proprio a partire dal 21 dicembre 2012… Di certo due versioni contrastanti per molti versi ma con dei punti in comune: l’inizio di una nuova età dell’oro sancisce comunque la fine di un sacco di cose che rappresentano il mondo odierno, quindi in un certo senso sancisce comunque la fine del mondo che conosciamo per l’inizio di uno migliore…
Io credo che tutte queste ipotesi di cambiamento lasceranno deluse non poche persone che si aspettano un cambiamento totale al quale fare da spettatore: come dicevo il 2012 è l’anno della responsabilità, è l’anno in cui le porte sono aperte per passare la barricata e da spettatori diventare attori con un ruolo principale negli avvenimenti.
Tutti coloro che rimarranno da bravi spettatori in platea a vedere cosa succede, a vedere se “fanno qualcosa di buono o no“, molto probabilmente rimarranno delusi, non vedranno un vero cambiamento, approderanno al 2013 esattamente come sono ora: in attesa di qualcosa di migliore, in attesa che qualcuno faccia qualcosa di intelligente per aiutarli, per migliorare concretamente la loro vita, che sia un politico, un medico, uno psicologo o un guru.
No, il 21 dicembre 2012, l’età dell’oro è per chi decide OGGI di prendere la piena responsabilità della propria vita, e questo non significa non farsi più aiutare da nessuno, ma acquisire la piena consapevolezza che qualunque cosa accade dipende da te, che tu sei l’unico che può concretamente migliorare la tua vita, che tu sei l’unico ostacolo alla tua piena felicità e realizzazione.
Acquisire questa consapevolezza non ti porterà direttamente alla felicità piena e non migliorerà istantaneamente la tua vita, ma ti offrirà la possibilità di scelta, la scelta tra lamentarsi e non lamentarsi, tra la commiserazione e l’azione. Il resto verrà da sè, l’età dell’oro è qualcosa di reale, è come un treno che passa una volta ogni tanto, un ascensore che per lungo tempo l’umanità ha camminato, scendendo sempre più in basso per trovarlo. Oggi questo treno, questo ascensore è alla portata di tutti, possiamo scegliere se prenderlo, se salire e realizzare così il nostro destino, il destino dell’umanità, oppure possiamo scegliere di continuare a camminare, scendendo sempre più in basso alla ricerca di un nuovo ascensore…