2012: il meglio del meglio di fumetti, manga e comics (1 di 2)

Creato il 04 gennaio 2013 da Sommobuta @sommobuta
La mia personale Top 10 l'avete già letta (e se non l'avete fatto siete dei maledetti, per cui la trovate QUA).
Avevo chiesto a inizio mese scorso ad alcuni amicici della krikka nerd se avevano piacere a scrivere un guest post sul mio blog su quelli che, secondo i loro gusti, erano stati i 5 fumetti migliori letti nel corso del 2012.
Solo due hanno risposto coraggiosamente all'appello, e quindi ecco i loro interessanti resoconti.
Sono perciò orgoglione di ospitare, questa settimana, Italo Scanniello, che ho imparato a conoscere negli ultimi mesi e a stimare grandemente per la sua conoscenza eclettica.
Buona lettura, quindi!
Ok, confesserò che non so perché il sommo mi ha chiesto di scrivere una tale classifica.
Cioé, io sono un egregio signor nessuno, oltre che una persona con una cultura fumettistica abbastanza imbarazzante, e dunque davvero non capisco perché chiedere a me per un tale compito.
Magari per sfottermi? Probabilissimo, direi; ma vabbé, è un'occasione e come tale va sfruttata, se buta è impazzito non sono affari miei.
Dunque, iniziamo con la mia personalissima lista dei titoli più belli PER ME letti quest'anno:
Numero 5 - Giant Killing, Masaya Tsunamoto e Tsujitomo
Ok, sono usciti solo due numeri.
Ok, il disegno non è propriamente bellissimo.
Ok, è della Planet, però, ed è un però grande quanto una casa (quindi un PERO'), è BELLISSIMO.
Giant Killing è forse il più bel manga sportivo che io abbia mai letto. Sia chiaro, non me ne intendo molto del genere e ho letto ben poco, ma questo, e definitemi eretico, secondo me si assesta poco dietro Slam Dunk.
C'è tutto: personaggi fantastici, risate, momenti seri che hanno dell'eccezionale, una narrazione sempre fluente e mai tediosa, avversari degni di nota...e siamo al secondo volume. Ho letto fino al decimo volume in scan, ma vi assicuro che anche se mi fossi tenuto in pari con l'edizione italiana avrei inserito questo titolo in questa classifica.
Solo il primo volume l'avrò riletto una ventina di volte e non esagero, solo per farvi capire quanto mi è piaciuto.
Numero 4 - Superman: Red Son, Mark Millar
Si, qui c'è lo zampino del sommo, perché è solo grazie a lui se ho scoperto quest'opera di Millar.
Premetto che già da tempo leggevo fumetti dello scozzese: Kick-Ass, Vecchio Logan, Ultimates, il neo-uscito Superior...insomma, avevo una conoscenza discreta delle potenzialità dell'autore, e già lo apprezzavo moltissimo (e lo testimonia il cosplay di kick-ass).
Poi sono capitato in Inghilterra, sono entrato in una fumetteria e, in procinto di prendere Kick-Ass 2 perché non volevo aspettare l'edizione italiana (ahi curiosità, 18 sterline mi sei costata), ho trovato questo volumetto affianco.
Mi ritorna in mente l'articolo del buta, in cui ne tesseva le lodi, e dunque, anche perché costa 10 sterline, me lo piglio.
L'indomani prima di andare in college me lo leggo tutto d'un fiato e BOOM, faccio tardi all'incontro perché me lo rileggo in camera, e poi in mensa, e poi ancora in classe.
Insomma, l'idea di un Superman comunista già mi allettava parecchio, ma vedere poi il tutto sviluppato e disegnato superbamente, con l'inserimento di personaggi storici dell'universo DC (Batman anarchico è una cosa da annali del fumetto), la continua lotta Luthor - Kent e sopratutto il finale, scontato ma alla fin fine gestito BENISSIMO (almeno a mio parere), è stata una cosa da orgasmo plurimo. Consigliatissimo, perché visto lo squallore della produzione attuale milleriana fa un gran bene riscoprire le sue opere più belle.
Numero 3 - Genshiken, Kio Shimoku
Io non riuscirò mai a capire come 'sto manga in Italia non se l'è cagato nessuno.
Pubblicato dalla Star nel 2007, è passato talmente in sordina che i volumi sono tutti reperibili e alle fiere del fumetto li trovi anche a un euro l'uno.
Cosa che un fumetto così non si dovrebbe meritare.
Genshiken è una fotografia perfetta della società umana, un romanzo di formazione mascherato da semplice manga sulla vita quotidiana di un manipolo di appassionati di videogiochi, di fumetti e di anime.
Il manga di Shimoku, di questo gruppetto di otaku, fa il suo punto di forza: appena dopo il primo volume, effettivamente, io mi sono innamorato di tutti i personaggi, anche dell'evanescente presidente del Genshiken, sia perché mi sono facilmente immedesimato in loro, sia perché sono tutti esseri umani, dotati di difetti, fissazioni, problemi, passioni più forti di loro.
E poi è un manga spigliato, allegro, divertente, mai stupido e sempre intelligente.
Senza contare che Shimoku non sbaglia mai un dialogo, sa quando inserire la battuta e quando inscenare qualcosa di più serio, tenendo sempre fisso l'obiettivo sulla maturazione dei personaggi.
Nulla è inutile, e anzi alla fine tutto quadra.
Che poi finisce anche quando deve finire (pure se ultimamente è partita una seconda serie che vede nuovi personaggi sostituire i veterani del Genshiken, che non è brutta quanto credevo), che volete di più?
Numero 2 - S., di Gipi
Sarò chiaro: io lo volevo mettere per primo, perché l'ho letto in un periodo difficile e ha per me, oltre che un grande valore fumettistico, anche un grande valore affettivo, e al cuor non si comanda.
Però la prima posizione se l'è meritata un altro titolo che ha avuto su di me un impatto devastante.
Parliamo di questo S.: chi ha letto il mio blog, sa che è la mia novel preferita di Gipi, ma non sa che è anche la mia novel preferita ITALIANA. A quanto ne so, questa storia non ha avuto il successo editoriale che ha avuto ad esempio LMVDM, sempre del Pacinotti, ma io l'ho amata particolarmente sin dalla prima lettura e ancora oggi, prima di andare a dormire, la leggo per tenerla ben impressa nella mente.
S. è un racconto agrodolce, uno di quelli che liberano il tuo animo di bambino e aprono i rubinetti dei tuoi occhi. Uno di quelli che ti spingono ad abbracciare tuo padre ogni giorno quando torna da lavoro, perché sai che se dovessi perderlo avresti troppi rimpianti per non averlo fatto.
S. è un ritratto dei rimorsi di Gipi, una storia fin troppo intima che ti trascina nel suo mondo più di quanto LMVDM possa mai fare.
S. è la voglia di esprimere l'amore puro, quell'amore indissolubile che ti lega a un genitore, l'amore più vero che ci sia.
S. sono dei disegni che ti comunicano più di qualsiasi altra immagine.
S. è la cosa più bella e la cosa più brutta, altro non riesco a dirvi.
Numero 1 - Gotham Central, di Ed Brubaker/Greg Rucka e Michael Lark
Sono rimasto stupito anch'io.
Ho già detto che ho pensato fino all'ultimo di mettere al primo posto S., e l'avrei fatto se esattamente quattro giorni fa non avessi trovato le scanlation di questa stupenda serie del duo Rucka/Brubaker.
Dovete sapere che io amo il noir: ho una collezione abbastanza fornita di libri polizieschi, scritti da grandi del genere come Lucarelli, Carlotto, Bunker, Ellroy, e tanti altri; questo solo per farvi capire quanto questa serie abbia potuto stuzzicare la mia curiosità.
In realtà, prima di iniziare a leggere, non avevo grandi aspettative...quanto può essere bella una storia sulla centrale di polizia di Gotham? Di sicuro risolverà tutto Batman!
Beh, vi dirò che questo non abbassa di certo la qualità del titolo.
Brubaker e Rucka hanno dato vita a qualcosa di veramente fantastico: Gotham Central ti catapulta nel mondo di persone che spesso e volentieri finiscono per sentirsi impotenti dinanzi alla criminalità dilagante che colpisce la loro città.
La gloria è sempre di Batman, è sempre il pipistrello a risolvere tutto, e ciò per cui ogni agente della Grandi Crimini di Gotham rischia la vita è sempre messo in secondo piano.
Gli "sbirri" contano poco, e proprio perché contano poco cercano di fare di più, sempre, sempre e sempre: vedono il dolore sulla faccia dei parenti delle vittime, sentono il dolore quando sono i loro colleghi a morire, eppure il più delle volte non possono farci niente.
Eppure sono costretti a delegare a qualcun altro ciò che loro dovrebbero fare, un qualcuno che molti di loro odiano profondamente.
E' questa forse la cosa più bella di Gotham Central: la perfetta descrizione di ciò che è un agente di polizia nella città di Batman. Senza contare che poi Brubaker e Rucka inscenano crimini di ogni sorta (rapimenti, assassinii, furti e quant'altro) degni delle migliori crime story e in più utilizzano con maestria i villains dell'universo gothamita: memorabile Due Facce nella storia Una vita a metà (che non a caso ha vinto l'Eisner Award).
Chiudo dicendo che Lark (che disegna fino al sedicesimo volume americano e dunque fino al quarto volume italiano in quanto ogni volume dell'edizione nostrana ne contiene cinque di quella originale) ha un tratto PERFETTO per questo tipo di storie, e io l'ho apprezzato di più in bianco e nero, anche se i colori di Stefano Gaudiano fanno la loro porca figura.
Bene, come potete vedere, questa mia orripilante classifica è terminata. Quasi tutte le storie che ho inserito non sono uscite quest'anno, ma sono state da me lette nel corso del 2012, e dunque spero di non arrecare problemi per questo.
Sono lieto di aver reso pubbliche le mie opinioni, sono felicissimo di poter vedere qualcosa di mio pubblicato sul Viagra della Mente e ancora più felice del fatto che ci sia qualcuno a leggerlo.
Detto questo, buona serata (o buon giorno, nel caso in cui leggeste quest'articolo al sorgere del sole) :)

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