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Ve lo dico e ve lo ripeto ancora: oggi la qualità di un artista si vede dal vivo.
Avevamo ascoltato il CD "Tranety" di Lorenzo Tucci, omaggio alla musica di John Coltrane, e ne avevamo apprezzato le indubbie qualità. E oggi l'incontro con il trio, qui alla Casa del Jazz, con Claudio Filippini al piano e Luca Bulgarelli al contrabbasso ha confermato le nostre certezze.
E allora ci siamo goduti i vari "Moment's Notice", "Afro Blue" (*), "Cousin Mary", "After the Rain" ed altro nella versione live e abbiamo acquisito questa dimensione in più che solo un'esecuzione dal vivo riesce a dare.
Sono tre artisti immersi in un eroico furore, un cerchio magico che parte dal cenrtro e si irradia, lentamente, al mondo circostante. Così la serata è salita lentamente di tono, con la sala gremita a godersi nota per nota, la batteria appassionata del Tucci, il piano lirico ma molto nitido nel tocco del Filippini e gli assolo "cantabili" del Bulgarelli.
E' una musica complessa, dove alla difficoltà del brano nella sua versione originale sui assommano i vari giochi ritmici, gli intarsi, le variazioni.
Così Cousin Mary si trasforma il 7/8, altre metamorfosi appaiono qua e là, ma sono sottigliezze che non appesantiscono affatto il risultato complessivo. Anzi direi che, stimoltando i musicisti a dare il massimo, riescono anche a trasmettere un maggior coinvolgimento con il pubblico.
Molto bello anche i due brano di Lorenzo "Hope" ed "Happy End", cantilena molto delicata ed orecchiabile, a riprova che questi ragazzi riescono a lavorare amnche con materiali assai semplici.
In definitiva una serata piacevole, ricca di elementi tecnici ma piena di quella passione che non può non trasmettersi al pubblico.
(in verità questo brano è di Mongo Santamaria, ma è stato spesso interpretato da Coltrane)
"Tranety"
Lorenzo Tucci, batteria
Claudio Filippini, pianoforte
Luca Bulgarelli, contrabbasso
Casa del Jazz, 15 marzo 2013