L'allarme è stato lanciato dai tecnici della NASA: nel 2013 ci sarà un picco dell'attività solare che potrebbe distruggere le nostre reti elettriche e informatiche. A rischio anche i satelliti. Nessuno vuole creare allarmismi, tuttavia l'apertura del Forum sul Clima Solare, promosso dall'ente USA, intende far luce sul fenomeno, per individuare una soluzione e correre prima ai ripari: per esempio i satelliti potrebbero essere messi in "safe mode", disattivando i processori e impedendo al sole di interferire con la loro azione. Richard Fisher, esperto della NASA dice che "la nostra società tecnologica ha sviluppato una sensibilità alle tempeste solari senza precedenti". Secondo gli esperti l'azione solare potrebbe in brevissimo tempo mandare in tilt tutte le apparecchiature elettriche, lasciando il pianeta al buio. Salterebbero i sistemi di comunicazione e i dispositivi GPS. "Dopo dieci minuti, i satelliti commerciali che trasmettono le conversazioni telefoniche, TV e informazioni, sarebbero praticamente spazzati via", dichiara Tom Bogdan, lo studioso che ha sviluppato un modello matematico per capire ciò che potrebbe succedere nel 2013. Tutto dipende dal fatto che la nostra stella sta diventando sempre più attiva. In particolare le tempeste solari - dette anche tempeste geomagnetiche - si verificano quando le macchie solari esplodono, producendo forti emissioni di materia dalla corona solare che finiscono per colpire il campo magnetico terrestre, con tutte le conseguenze del caso: una tempesta magnetica dura in media dalle 24 alle 48 ore. Memorabile fu quella del 1989 che nei cieli del Quebec, che causò un'aurora boreale visibile fino in Texas. Il cosiddetto ciclo solare dura invece undici anni: in questo momento stiamo entrando nella fase attiva che dovrebbe avere il suo culmine proprio nel 2013. "Il sole si sta risvegliando da un sonno profondo ", ha concluso Fisher.
Magazine Scienze
2013. Appuntamento con la tempesta solare che potrebbe "spegnere" il pianeta
Creato il 12 giugno 2010 da Gianluca1
L'allarme è stato lanciato dai tecnici della NASA: nel 2013 ci sarà un picco dell'attività solare che potrebbe distruggere le nostre reti elettriche e informatiche. A rischio anche i satelliti. Nessuno vuole creare allarmismi, tuttavia l'apertura del Forum sul Clima Solare, promosso dall'ente USA, intende far luce sul fenomeno, per individuare una soluzione e correre prima ai ripari: per esempio i satelliti potrebbero essere messi in "safe mode", disattivando i processori e impedendo al sole di interferire con la loro azione. Richard Fisher, esperto della NASA dice che "la nostra società tecnologica ha sviluppato una sensibilità alle tempeste solari senza precedenti". Secondo gli esperti l'azione solare potrebbe in brevissimo tempo mandare in tilt tutte le apparecchiature elettriche, lasciando il pianeta al buio. Salterebbero i sistemi di comunicazione e i dispositivi GPS. "Dopo dieci minuti, i satelliti commerciali che trasmettono le conversazioni telefoniche, TV e informazioni, sarebbero praticamente spazzati via", dichiara Tom Bogdan, lo studioso che ha sviluppato un modello matematico per capire ciò che potrebbe succedere nel 2013. Tutto dipende dal fatto che la nostra stella sta diventando sempre più attiva. In particolare le tempeste solari - dette anche tempeste geomagnetiche - si verificano quando le macchie solari esplodono, producendo forti emissioni di materia dalla corona solare che finiscono per colpire il campo magnetico terrestre, con tutte le conseguenze del caso: una tempesta magnetica dura in media dalle 24 alle 48 ore. Memorabile fu quella del 1989 che nei cieli del Quebec, che causò un'aurora boreale visibile fino in Texas. Il cosiddetto ciclo solare dura invece undici anni: in questo momento stiamo entrando nella fase attiva che dovrebbe avere il suo culmine proprio nel 2013. "Il sole si sta risvegliando da un sonno profondo ", ha concluso Fisher.
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