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La trama (con parole mie): replicando il post dello scorso anno, ho deciso di inaugurare questo 2014 riscoprendo le canzoni che hanno formato la vera e propria colonna sonora del 2013 fordiano per affetto, casualità, numero di ascolti o accadimenti.
Rispetto all'edizione passata, il "viaggio" di oggi sarà più dedicato alla riscoperta di grandi classici che non ai nuovi suoni, considerato che, senza dubbio, gli ultimi dodici mesi - o gran parte di essi - sono stati consacrati al recupero dell'opera di Warren Zevon, cantautore da sempre amato al Saloon ma mai così inserito nell'heavy rotation del vecchio cowboy.
GENNAIO: SEMPRE NOI di MAX PEZZALI e J-AX
Passata in radio mentre con Julez eravamo in sala parto nei momenti decisivi prima della nascita del Fordino, questo omaggio agli anni ottanta decisamente sopra le righe è diventato un vero e proprio tormentone di quei giorni passati avanti e indietro dall'ospedale sotto la neve, ripensando a quel "niente ragione, sempre noi, solo passione, sempre noi" che pare calzare a pennello alla famiglia Ford.
Non sarà musica d'alta scuola, ma a volte chi se ne frega.
FEBBRAIO: GET UP! di BEN HARPER e CHARLIE MUSSELWHITE
Il disco che il favorito fordiano Ben Harper ha realizzato con l'armonicista Charles Musselwhite è stato una delle sorprese più gradite del mio 2013 musicale, e nei giorni della sua uscita è stato un ascolto prepotente e caldo, l'incontro tra il desiderio di un'estate ancora troppo lontana ed una riscossa quasi sociale rispetto all'inizio di uno dei periodi lavorativi più difficili della mia vita."I have right to get up", canta Ben. E lo canto anche io.
MARZO: LAWYERS, GUNS & MONEY di WARREN ZEVON
Con il sopraggiungere della primavera il ciclone Warren Zevon è giunto a toccare le corde più profonde dell'anima del sottoscritto, perso tra le ombre e l'alcool per fuggire alla sensazione di soffocamento data dall'idea di stare in qualche modo sprecando il proprio tempo e le proprie giornate al servizio di una realtà - soprattutto, di nuovo, lavorativa - che non mi apparteneva più: ripensando a Californication e dedicandomi ad uscite molto alcoliche, Lawyers, guns&money è stata quasi un liberatorio inno.
APRILE: BAD KARMA di WARREN ZEVON
Uno dei mesi più difficili degli ultimi anni: molto alcool, sbandate pericolose per me e la mia famiglia, momenti sopra le righe come non ne avevo mai vissuti - devono ricordarsi ancora di me il controllore ed il conducente di un treno Saronno Lodi di fine aprile - ed un "bad karma" che pareva, di colpo, deciso a lavorarmi ai fianchi prima di stendermi al tappeto.Fortunatamente Julez ha allargato le spalle per me, il Fordino ha cominciato a guarirmi e Spartacus mi ha aiutato a pensarla in un altro modo rispetto alle prospettive di lavoro.
MAGGIO: FRANK AND JESSE JAMES di WARREN ZEVON
Compagno delle peregrinazioni alcoliche e delle serate della mia turbolenta primavera è stato mio fratello, che fortunatamente negli anni è diventato, prima di un parente, il mio migliore amico, un compagno d'armi accanto al quale affrontare le lotte contro il quotidiano, o almeno la sua parte peggiore.Frank e Jesse James, banditi simbolo della Frontiera, sono stati le nostre guide ed i nostri corrispettivi per ogni brindisi, abbraccio o sostegno che ci siamo dati.
GIUGNO: CRUCIFY YOUR MIND di RODRIGUEZ
L'arrivo dell'estate e della cassa integrazione - presa come una vera e propria vacanza - è stato un vero e proprio toccasana, e le ferite aperte nei mesi precedenti, a suon di punti, hanno finito per rimarginarsi tra Torino, Milano, la Valle Imagna, l'addio al celibato di mio fratello e l'idea che una luce fosse arrivata alla fine del tunnel. A portarla Rodriguez, protagonista del meraviglioso Searching for sugar man.
LUGLIO: GET LUCKY dei DAFT PUNK
Passata la cassa integrazione, la paternità: approfittando di un'estate come, probabilmente, in casa Ford non si riuscirà più a vivere, con Julez e il Fordino si è cominciato davvero a godere del Tempo e della Vita come non si faceva da un pezzo, rimbalzando da un matrimonio all'altro, dalle terme alla piscina, da Torino - di nuovo - a Milano. A scandire il tempo il magnifico pezzo dei Daft Punk, uno dei pochi a mettere d'accordo i coniugi Ford.
AGOSTO: BLURRED LINES di ROBIN THICKE
Non ricordo, a memoria, di aver mai passato un mese intero al mare come è capitato lo scorso anno: una vera e propria goduria divisa tra nuove amicizie, esercizio fisico, serate in famiglia ed aperitivi in spiaggia.Ancora adesso sento la mancanza di Viareggio e del sole che tramonta sul mio bel cuba, o del Fordino scatenato in piscina con il suo gonfiabile.
Una spensieratezza che ben si lega a una delle hit dell'estate, Blurred lines di Thicke, amatissima da Julez.
SETTEMBRE: WAKE ME UP di AVICII
Il rientro al lavoro dopo tre mesi e mezzo di relax e recupero dell'equilibrio è riuscito, proprio grazie all'accumulo di energie positive dei mesi precedenti, a non segnarmi negativamente, ma a farmi sviluppare un approccio zen e lebowskiano che ancora oggi resiste e mi trasforma in una sorta di corazzata.Wake me up è stato il brano che ha accompagnato proprio il mio ritorno, una sorta di saluto all'autunno in arrivo, ma senza ansie di nessun genere.
OTTOBRE: HIT SOMEBODY di WARREN ZEVON
Per celebrare il mio compleanno, nonchè la filosofia del "tenere botta", torna il grande Warren con uno dei suoi brani più recenti, un inno ai losers e alla resistenza - fisica, mentale e dell'anima - tra i più belli del rock: sentirlo riesce a darmi ogni volta i brividi, ripensando al suo ultimo show prima della morte al Letterman, quando lo eseguì subito dopo aver risposto allo stesso Letterman in merito al suo rapporto con il cancro che lo stava divorando "I enjoy every sandwitch". Mitico.
NOVEMBRE: DIRTY DEEDS DONE DIRT CHEAP degli AC/DC
Ad accompagnare la lettura di uno dei romanzi più amati dello scorso anno torna un altro grande classico firmato dai grandissimi AC/DC, icone del rock planetario provenienti dalla mia amata Australia: ricordo ancora il momento in cui, giunto al punto in cui il pezzo veniva citato tra le pagine del lavoro di Ernest Cline, lo lanciai sull'Ipod venendo di fatto proiettato in un mondo magico di robot giganti, giochi di ruolo e richiami alla cultura eighties. Indimenticabile.
DICEMBRE: LET HER GO dei PASSENGER
A chiudere l'anno una ballad molto soft che ha accompagnato principalmente il mio ingresso nel mondo di Spotify ed i viaggi accanto a Julez e il Fordino nel periodo delle feste natalizie: non sarà roba da duri, ma è riuscita nel non facile intento di ricordare al sottoscritto i tempi di struggimenti dell'adolescenza ed i tanto amati Counting Crows. Mica facile.
MrFord
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