Anniversari da non dimenticare in un confronto tra il mondo della scuola, le accademie, gli scrittori e gli intellettuali
Il ruolo del Sindacato Libero Scrittori Italiani nel sottolineare l’importanza della classicità nella contemporaneità delle culture./Capuana a 100 anni dalla morte, Pascoli a 160 anni dalla nascita, Serra a 100 alla dalla morte nella Grande Guerra nelle Celebrazioni di Dante a 750 anni dalla nascita /Francesco Mercadante e Pierfranco Bruni: “La scuola agenzia di cultura tra la tradizione e la classicità del moderno per il 2015, un invito per rileggere la civiltà dell’umanesimo dei linguaggi in un confronto tra i saperi profondi” -
Il Pascoli celebrato tra il 2012 e 2013, nel Centenario della morte, con le diverse edizioni del saggio di Pierfranco Bruni e Marilena Cavallo, “Il mare di Calipso” (Pellegrini), ha avuto un riscontro straordinario sia in Italia che in molte realtà culturali di Paesi esteri. Con il ricordare Pascoli non si vuole ripartire dal Centenario, ma l’obiettivo è quello di portare nella dialettica culturale gli studi di Pascoli dedicati a Dante. Un Pascoli non conosciuto, quello che ha affrontato, studiato Dante pubblicando dei saggi che oggi risultano di grande interesse perché scavano in una chiave di lettura completamente originale.
Francesco Mercadante, Presidente del SLSI, ha dichiarato che “Stiamo portando avanti un lavoro che lascerà il segno e il nostro compito è sempre più quello di aprire confronti all’interno di una cultura che resta profondamente legata alla tradizione, ma si ritrova a fare i conti con un dibattito contemporaneo che è sempre privo di riferimenti o di elementi culturali leggeri. Noi vogliamo partire dai riferimenti forti e profondi per discutere”.
I 160 anni dalla nascita di Pascoli (nel 2015) sono un elemento per ritornare su un Pascoli che, come ha affermato Pierfranco Bruni, Vicepresidente del SLSI, e coautore del saggio su Pascoli, “è completamente fuori dalla visione schematica del ‘filosofo’ del fanciullino, sul quale bisognerebbe ritornare proprio per alcuni elementi di grande interpretazione del mondo orientale, e poi perché è necessario, proprio nel 2015, leggere Dante, del quale mi occupo in una stretta relazione con il pensiero del Novecento, anche attraverso gli scritti di Pascoli che hanno una loro profonda venatura metaforica. Questo perché ormai il SLSI si è aperto completamente ad un confronto con i giovani e con le realtà scolastiche, e con una nuova classe docente e dirigenziale, attraverso studi che riguardano anche la tipologia delle Antologie e dei testi di letteratura adottati nelle scuole. Il Sindacato Libero Scrittori ha anche il diritto e il dovere di salvaguardare la libertà delle culture”. Pascoli, una nuova discussione nell’anno di Dante, abbraccia sostanzialmente tutta la storia della letteratura italiana dal Medioevo al primo Novecento. Su Renato Serra nel centenario della morte con la Grande Guerra si riapre il dibattito sugli intellettuali nel Novecento e con Luigi Capuana si permette di leggere anche un Verga oltre il realismo.