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2015, le nuove sfide del Responsabile Amministrativo

Da B2corporate @b2corporate

Dall’analisi annuale svolta da Michael Page sull’evoluzione del ruolo e delle competenze del CFO emergono alcune indicazioni importanti sulle sfide che il Responsabile Amministrativo dovrà affrontare nel prossimo anno.
2015, le nuove sfide del Responsabile Amministrativo
Dal punto di vista delle strategie di business, le aziende non prevedono investimenti sul larga scala, ma saranno concentrate su cambiamenti minori, focalizzando l’attenzione sull’ottimizzazione dei processi e dei costi interni.
All’interno di questo contesto, il CFO contribuisce in modo sempre più rilevante alla definizione della strategia aziendale, ampliando in proprio ambito di competenza dall’area finance alle aree IT, legale, risorse umane e procurement.
Conseguentemente, al CFO viene chiesto di incrementare le proprie competenze: dalla teoria e pratica finanziaria alle competenze legali, comunicative e linguistiche.
In poche parole, ai CFO viene chiesto di essere i veri “promotori del cambiamento”.
Il CFO si trova oggi ad essere sempre di più il partner principale del Direttore Generale (CEO), in un contesto in cui le PMI sono costrette a “trovare nuovi modi per generare, mantenere ed aumentare i profitti e il valore aziendale”.
Se prima il compito principale del CFO era quello di misurare i profitti e la liquidità, oggi è necessario che sia anche in grado di manutenerli, spiegarli ed analizzarli, traendo le informazioni necessarie per essere di supporto al processo decisionale svolto da parte della direzione generale.
Nelle aziende più piccole, i Direttori Amministrativi sono responsabili della contabilità, della finanza e del controllo di gestione ma spesso gestiscono anche gli aspetti tax e legali, le risorse umane e l’information technology. Il tutto con livelli di complessità sempre maggiori.
In questo contesto i CFO, per limitare i rischi finanziari e garantire i profitti, utilizzano nuovi metodi e strumenti per l’analisi dei dati al fine di semplificare il processo di ottenimento delle informazioni e interpretare più precisamente i dati emersi.
Solo in questo modo i CFO sono in grado di formulare (insieme ai CEO) le strategie aziendali e allinearle con le prospettive finanziarie, garantendone la sostenibilità nel medio-lungo periodo.
Dal punto di vista della carriera, se fino a qualche anno fa il ruolo del CFO era considerato come un trampolino di lancio verso la Direzione Generale, oggi, molti dei Responsabili Amministrativi vedono il proprio futuro nella stessa posizione attuale ma con un mandato più ampio e importante, considerando quindi il ruolo attuale come l’ultimo gradino della propria carriera.
Ma quali sono le competenze maggioramente richieste?
. abilità nell’analizzare i dati
. adattamento al cambiamento interno ed esterno
. capacità di anticipare le implicazioni plurifunzionali dei cambiamenti organizzativi
. competenze tecniche
. competenze linguistiche
. flessibilità (disponibilità a viaggiare o spostarsi in modo stabile)
Concludendo, il CFO del domani è “uno stratega con buone competenze di comunicazione e capacità di veicolare e gestire il cambiamento continuo e maniera efficace, pronto a delegare e a concentrarsi sui risultati più che sul metodo. Una figura pronta a collaborare più che ad imporre una decisione in maniera unilaterale. Una persona vista come consigliere di fiducia che possa gestire un mandato più ampio affidatogli dal consiglio di amministrazione”.
Per approfondimenti contattate il nostro esperto Rossano Storti


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