2050: i paesi più ricchi del pianeta

Da Metallirari @metallirari

Nel 2050 la ricchezza del pianeta sarà ripartita in modo completamente diverso rispetto ad oggi. La ricchezza dei paesi del mondo, e con essa il potere economico, politico, militare e culturale, subirà drastici cambiamenti che si tradurranno in un peggioramento per alcune nazioni, tra cui anche l'Italia, e in un miglioramento per altre.

La  Hongkong and Shanghai Banking Corporation (HSBC) ha pubblicato quest'anno un rapporto che predice l'ascesa e la caduta delle economie mondiali durante i prossimi quaranta anni.

La prima economia del mondo sarà la Cina, cosa non troppo sorprendente considerando che già nel 1980 gli economisti avevano previsto che non c'erano dubbi sul fatto che l'economia cinese sarebbe diventata la più importante del pianeta, semmai l'unico dubbio era quando ciò sarebbe avvenuto.

Le sorprese maggiori arrivano dai paesi in via di sviluppo: le Filippine diventeranno la sedicesima economia più grande del mondo, salendo di ben 27 posizioni rispetto ad oggi; il Perù supererà la Svizzera, la Colombia e l'Iran, guadagnando 20 posizioni; l'India supererà il Giappone; Egitto, Nigeria, Turchia, Malesia e Ucraina avanzeranno nella classifica a passi da gigante.

I paesi perdenti dei prossimi quaranta anni saranno quelli europei: soltanto cinque economie dell'Europa figureranno nelle prime venti posizioni, in drastico calo rispetto alle otto di oggi. Il calo più sensibile sarà per la Danimarca, la Norvegia, la Svezia e la Finlandia.

Secondo lo studio HSBC, le prime dieci economie del mondo nel 2050 saranno le seguenti:

  1. Cina 
  2. Stati Uniti
  3. India 
  4. Giappone 
  5. Germania
  6. Regno Unito 
  7. Brasile 
  8. Messico 
  9. Francia 
  10. Canada 

L'Italia occupa l'undicesima posizione, in calo di quattro posizioni rispetto al 2010.

Le economie dei paesi possono crescere, o decrescere, lungo due direzioni: o aumentando il numero della popolazione oppure aumentando la produttività di ciascun individuo. In pratica, l'andamento della ricchezza nazionale dipende sia dalla crescita demografica e sia dalle politiche educative e di ricerca.

Inoltre le proiezioni di questo studio si sono basate sull'assunto che i governi di tutti i paesi perseguano il miglioramento degli standard di vita, tra i quali anche gli standard educativi,  per la propria popolazione. Forse un'ipotesi troppo ottimistica se applicata a tutti i paesi del mondo, che hanno sistemi politici e giudiziari molto diversi gli uni dagli altri.


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