Venerdì, il primo di Dicembre. Questa settimana è il turno dell'intervista alla quarta partecipante del progetto "20HANDS7DREAMS", la ragazza che sabato ci ha fatto mettere in moto la mente con i suoi "Meccanismi", ovvero Tiziana di Kokorì Creations. Un'artista molto singolare, che realizza abiti, cappelli e accessori in stile "steampunk", cercando ogni volta di rivisitarlo, mettendo sopratutto dei pezzi che la possano contraddistinguere. La nascita di ogni abito, non è lasciata al caso; Tiziana, prima nella sua mente immagina un "Personaggio" che lo indossa, e questo personaggio, non è altro che un alter-ego di Tiziana, lei in un'altra vita che "veste" tale "vesti". La frenesia col quale si propone al pubblico fa di se una ragazza che attira l'attenzione, tanto da riuscire a "bucare lo schermo" anche nei maggiori eventi nel quale il tema "Steampunk" e "Ottocentesco" la fanno da maggiore (Grande Jatte).Assieme alle sue fantastiche creazioni, nella house, c'erano dodici scatti, sei realizzati da Giulia Kaos, dove la ritraevano in veste di una moderna pin-up, e sei da Christian Camana, dove viene ritratta in stile Steampunk con una delle sue creazioni.Vi lascio alla lettura della sua intervista, dicendovi davvero che è molto interessante e di ispirazione!Buona lettura !
Ciao Tiziana ! Cosa ci racconti di te? Non c’e’ molto da dire ! Dopo aver preso il diploma di ragioniere-programmatore ed aver constatato che non avevo intenzione di fare un lavoro monotono dietro una scrivania dentro quattro mura, ho capito che avevo bisogno di qualcosa che stimolasse la mia fantasia e che mi desse la possibilità di creare qualcosa di manuale !
Le capacità di cucito, la manualità e tutto ciò che è concerne al confezionamento di un abito, da dove lo hai appreso? Dopo aver deciso di non continuare gli studi dopo il diploma mi sono iscritta ad un semplice corso di taglio e cucito che non ho potuto terminare.Dopo anni di inattività dal cucito a causa di un lavoro fulltime mi sono avvicinata al mondo del cosplay e grazie ad esso ho ricominciato a mettere mano sulla mia macchina da cucire; però, creare degli abiti quando ti mancano parte delle basi, non è semplice, cosi ho dovuto inventarmi delle tecniche e delle manovre per avere i risultati utili.Cosi lentamente e con tanto impegno sono iniziati i miglioramenti che continuano ancora oggi e spero anche domani.
Gli abiti che crei, vivono all’interno del tuo mondo mentale?La risposta a questa domanda potrà sembrare buffa ma non ho l’abito nella testa, ma delle caratteristiche e un personaggio che le possiede e, in base a queste, mi viene come un flash che dura solo un secondo e riesco a vedere come sarà l’abito terminato.In base a questo preparo una bozza e su questa inizia a prendere forma l’abito che durante la realizzazione si evolve e si arricchisce di particolari che lo distaccano dal disegno rendendolo più ricco, completo e reale. Come se la storia del mio personaggio si completa mentre si completa l’abito.
Che sensazioni provi quando incominci un nuovo abito? E quando lo finisci?Sembro una pazza , quando inizio qualcosa di nuovo sono elettrica, non vedo l ora di tagliare, cucire e vedere l abito che si crea e come se avessi fretta, è difficile da spiegare ma è come se avessi quasi “bisogno” di creare l’abito.Quando lo termino poi mi emoziono e quasi mi viene da piangere, ogni abito mi da un emozione diversa più o meno intensa in base a quello che rappresentano nella mia testa.
“Steampunk”, perché proprio questo stile? Ti senti particolarmente legata a tale? Lo steampunk mi piace perché ti permette di rivedere ogni cosa da un ottica particolare, non solo per gli ingranaggi (che adoro, come si noterà nei miei vestiti) ma anche i piccoli meccanismi nascosti, i personaggi che in quell’epoca del 1800 avevo vestiti molto carichi di dettagli, cosa che oggi si e’ persa molto, ma non solo è proprio il clima dello steampunk.Sento come un rapporto di appartenenza allo steam perché mi permette di creare sempre dei personaggi molto particolari forti e delicati al tempo stesso
Sabato, durante il tuo vernissage, abbiamo potuto scoprire, un’altra tua dote, ovvero quella della scrittura. Il racconto, recitato da Mattia, è stato scritto da te, per questo ti chiedo, scrivi spesso? Intorno ad ogni tuo abito, gira una storia ben precisa? Soprattutto, la storia, come l’hai concepita?Non scrivo spesso o almeno mi e’ capitato di scrivere una storia o due per dei manga che avevo intenzione di creare, ma nulla di più, però mi piace scrivere perché mi rilassa e mi permette il distacco dal mondo.Per me e’ necessario che ogni abito abbia una storia , io creo gli abiti per me e quindi ogni abito rispecchia una sfaccettatura del mio carattere, il mio progetto iniziale non era quello di poter fare la sfilata, ma di poter fare dei set con abiti “diversi” dal solito, adoro trasformarmi e questi abiti aprono una finestra su un altro mondo, il mio.La storia e’ nata come raccoglitore delle storie dei personaggi e l anello mancante era la figura di una persona che le collegasse tra loro in questo caso il creatore di bambole quindi Mattia.Inizialmente parlava di donne e di epoche ma non era abbastanza forte il come legame e cosi un po’ influenzata dai maltrattamenti sulle donne dei quali siamo testimoni ormai quasi ogni giorno nei tg ho pensato che la figura chiave fosse proprio un uomo egoista e violento che priva una donna della sua anima chiudendola in una gabbia di paura e orrore e che purtroppo con le leggi odierne non ottiene sicurezza e protezione , questo poi porta molte volte alla morte della stessa.Nella mia storia ho appunto cercato di riportare questo sperando che sia arrivato anche a voi in qualche modo.
Tutti gli abiti sono per te particolarmente importanti, a quale ti senti maggiormente legata?Beh c’è il mio tesoro assoluto che e’ l angelo della morte; è il mio prediletto perché ho sempre visto quest’angelo come una figura combattuta tra bene e male, che per il suo triste compito è sul punto di impazzire.Può un angelo essere felice di portare via anime di innocenti ? Può un essere cosi puro, bramare la fine di un uomo malvagio?Ad entrambe le domande risponderei con un no, ma se penso al mio angelo questo due domande troverebbe un si come risposta.Quindi la sua reale natura e snaturata da dei pensieri tipicamente umani che lo portano a mio parere sull’orlo del baratro.
Per che cosa si differenziano i tuoi abiti, rispetto a quelli degli altri?Una sola cosa, i miei abiti , i miei personaggi per meglio dire, sono parte di me , ma non perché li ho disegnati e cuciti, ma perché sono nati pensando a cosa sarei voluta essere in un'altra vita, in un'altra epoca , come se fossero delle mie rincarnazioni.Sono nati perché avevo bisogno che esistessero e vorrei riuscire ad emozionare gli altri come mi emoziono io quando li vedo completi.
Questi giorni in house, ma soprattutto sabato, che sensazioni hai provato? Come ti sei trovata?Sabato ero un fascio di nervi, non avevo mai organizzato nulla di simile e stavo cercando di mantenere la calma. Ho passato tutta la giornata pensando a quanto fossi impaziente che arrivasse domenica hehehheh.Per fortuna e’ stata un esperienza assurda e bellissima che non vedo l ora di ripetere perché mi ha dato una carica adrenalinica impressionante e poi mi e’ piaciuto mettermi in gioco con tutti i lavori fatti sino ad ora . Online, dove possiamo trovarti? JIn questa pagina Kokorì Creations Facebook potete trovare tutti i miei lavori steampunk (come : cappelli, gioielli, abiti e altri accessori), oppure quaderni, borse , sciarpe e non solo.Potete trovare anche le foto nelle quali i miei abiti prendono vita !