Matri, mattatore sabato sera contro l'Udinese
Nel weekend di Serie A, mentre Djokovic a Melbourne stende Nadal nella finale ATP più lunga di sempre, Juve e Milan provano l’allungo favorite dallo stop dell’Udinese (battuta immeritatamente 2-1 dagli uomini di Conte) e dal tracollo inaspettato ma meritato di Napoli ed Inter.
Ma andiamo con ordine, negli anticipi del sabato un Parma irriconoscibile viene dominato per lunghi tratti dal Catania padrone di casa ma riesce ad uscire indenne dal Massimino grazie ad un fortunoso tiro da fuori di Modesto che risponde al bel diagonale di Bergessio; nel match serale è proprio la Juventus ad ospitare l’Udinese e si dimostra arrembante fino al gol del vantaggio firmato Matri per poi soffrire il solito calo di concentrazione e personalità che porta al meritato pareggio dei friulani con Floro Flores ed a rischiare di capitolare prima che il solito Matri tolga le castagne dal fuoco a Conte e regali un successo che sa di fuga ai suoi ed ai tifosi.
Domenica succede di tutto, nel match di mezzogiorno la Fiorentina rinasce nel derby contro il Siena e si impone grazie al magnifico gol di Jovetic ed al raddoppio di Natali, serve a poco il rigore realizzato da Calaiò ma ciò che più rileva è la prestazione immensa di Amauri cui solo uno stupefacente Pegolo ha impedito di segnare un gol più che meritato.
Le partite pomeridiane non hanno lesinato emozioni a partire proprio dal Via del Mare di Lecce dove i salentini hanno fermato la rincorsa interista grazie al gol di Giacomazzi, intendiamoci, l’Inter ha dominato per quasi tutti i novanta minuti ed ha pure segnato due volte (entrambi i gol annullati giustamente per fuorigioco) ma l’ordine tattico e la determinazione del Lecce hanno avuto la meglio; mentre a Lecce si consumava la sconfitta nerazzurra il Genoa doma in casa il Napoli, annichilendolo tanto nel gioco quanto nell’atteggiamento per due terzi di partita ( bellissimi tutti e due i gol di Palacio ma anche quello di Gilardino) tentando il suicidio nel finale grazie ai due gol in cinque minuti concessi agli azzurri (tornato al gol dopo mesi Lavezzi dopo la rete di Cavani), finisce 3-2 Preziosi esulta ed il Napoli sente allontanarsi la terza piazza.
Gli altri incontri vedo la resurrezione del Palermo, Miccoli e Budan al Barbera, tutti e tre autori di nuovo di prestazioni incredibili con il centravanti autore di entrambe le reti dei rosanero e Miccoli di entrambi gli assist davvero spettacolari, nel frattempo a Verona il buon Chievo di Di Carlo si piega alla supremazia della Lazio a segno con Klose (due volte) ed Hernanes mentre l’Atalanta sconfigge al Manuzzi di Cesena i binconeri padroni di casa disputando una gran partita ma imponendosi solo grazie all’autogol di Rossi.
La gioia di Ibrahimovic dopo la spettacolare punizione di Domeniica sera
La Roma di Luis Enrique, che mirava a ridurre il gap dall’Udinese, commette un mezzo passo falso facendosi fermare in casa dal Bologna (a segno Di Vaio) e riuscendo a salvarsi grazie alla meravigliosa punizione di Pjanic che però non basta ad aprire la strada al successo dei giallorossi; la giornata si conclude con il posticipo che vede il Milan ospitare il buon Cagliari di Ballardini che si dimostra volenteroso e per nulla in soggezione ma che nulla può contro Ibra-supremacy che regala una perla al pubblico di San Siro, tirando fuori dal cilindro una punizione “alla Pirlo” ed aprendo spazi incredibili per i compagni, suo l’assist per il gol di Nocerino e con ciò dando ragione al suo manager Raiola che a fine partita ha definito lo Svedese “al cento per cento del suo potenziale” , un leader vero insomma, lo spogliatoio è ai piedi suoi e di Thiago Silva ed il Milan può sognare.
Domani riparte il campionato con l’anticipo del turno infrasettimanale che vedrà il Parma ospitare la Juventus in una partita dal risultato per nulla scontato, staremo a vedere…
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