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Creato il 21 marzo 2014 da Malvino

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Credo di aver già spiegato a sufficienza perché questo pontificato mi ha tolto il gusto di polemizzare coi preti, ma continuo ricevere email che mi chiedono di commentare quella per alcuni è la , per altri addirittura la , cui avrebbe dato avvio Bergoglio. Neanche rispondo, sennò mi limito a due righe per ribadire quello che ho già scritto su queste pagine: non si tratta di una - tanto meno di una , figurarsi - siamo soltanto al tentativo di recuperare un po' di credito presso quell'opinione pubblica che del cattolicesimo sa poco o nulla (poco di storia, quasi niente di dottrina, men che meno di teologia), ma che inclina a tollerare quanto ne residua dai secoli in cui era incontrastabilmente e onnipresentemente pervasivo, se il papa è simpatico e i vescovi non rompono eccessivamente il cazzo; per tollerarlo meno, ma senza mai andare oltre l'indifferenza, quando a dargli un dito pretende il braccio. Perciò - e l'ho già detto - io condivido in pieno il fastidio che questo papa dà agli della Tradizione, che poi sono i soli veri cattolici (il resto è ereticume), con la sola differenza che a loro Bergoglio fa torcere le budella - e li capisco, poverini - mentre a me dà solo una leggera nausea irritava: leggevo i testi delle sue omelie in Santa Marta e mi sembrava di essere passato dal , poi mi sono accorto che era un pure lui, ma con lo stesso difetto che aveva quello del di sabato scorso.

nso anch'io, al pari di chi ritiene che stia lì solo per cercare di risanare la crisi paurosa cui Ratzinger ha portato la baracca (e Allah gliene renda merito), costretto a rischiare grosso per mettere una toppa alla voragine, e che bene o male stia facendo il suo lavoro, sebbene non sia detto vi riesca, né che la soluzione non ponga altri problemi, e ben più grossi. Il fatto è che, al pari del cattolico che sarebbe disposto ad un'emorragia di fedeli pur di mantenere intatto il deposito di fede fino all'ultimo , anch'io trovo disagio dinanzi alle bestialità che Bergoglio spara a getto continuo. Con una differenza bella grossa, ma tutto sommato irrilevante ai fini pratici: per il cattolico è pur sempre il papa, e il papa bisogna farselo piacere, anzi, più il farselo piacere costa sofferenza, e più si gode; per me, al contrario, star lì a dovergli fare le bucce sulle verità più incontestabili di un credo di cui lui dovrebbe essere il più strenuo difensore, per giunta rinfacciandogli di mettersele sotto i piedi per basso opportunismo da gesuita - e giuro che ci ho provato, ma mi sembrava di spiegare il cattolicesimo a un indio precolombiano - è uno strazio.

Si prenda a esempio la ventilata ipotesi di ammettere all'eucaristia chi si è sposato in chiesa, ha divorziato e poi si è risposato in municipio (mi levo il gilet da gentiluomo di campagna, mostro il petto di villico e chiedo): di cosa cazzo discutiamo? Il primo matrimonio era sacramento, il secondo è concubinaggio. Dice: ma il divorzio non l'ha voluto lui, ma la moglie. E chi se ne fotte, ha giurato di esserle fedele comunque: gli tocca la castità e neanche può augurarsi muoia la moglie per convolare a nuove nozze, perché augurarselo non sarebbe carino agli occhi di Dio. Ora, 'sto cattolico-per-modo-di-dire è un divorziato, si è risposato perché non riusciva ad essere continente, e in pratica per i suoi pruriti di nerchia non si è fatto scrupolo di sputare su un sacramento, s'è risposato pure nel modo che il gli vietava, e pretende pure l'ostia la domenica mattina? Dice: ma Dio è misericordia. Sì, può darsi, faccio fatica a crederci ma voglio concederlo: Dio è misericordia. Ma 'sta misericordia arriva dopo il pentimento? E come mi si è pentito, 'sto cattolico-a-cazzo-di-cane? Ha capito di aver sbagliato a risposarsi e lascia la seconda moglie? Ci rimane insieme in casta amicalità? Macché, pretende che sull'indissolubilità del matrimonio si metta una pecetta, e vuole l'ostia. Un papa serio lo manda al diavolo in entrambi i sensi, e invece che mi fa, questa bertuccia d'un gesuita? Gli stende il tappetino del percorso di ravvedimento, con concubina a carico.

Ma per piacere, anzi, per carità di Dio, signori cardinali, levate 'sto pagliaccio dal Trono di Pietro (non c 'è bisogno vi suggerisca il modo, sapet mettetene uno che si riconosca dalla puzza essere un papa di quelli cui eravamo abituati.


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