Certo che a spogliare le donne sono capaci tutti. Ma vestirle, beh, è tutta un’altra storia!
Per una donna l’abito perfetto è una corazza, un gioiello ed una spada insieme. E’ sicura, inscalfibile e bellissima.
Pensate quindi alla fine della seconda guerra mondiale, nella Francia provata da anni di ristrettezze e difficoltà, quanto possa essere stato adorato un giovane uomo che rese di nuovo sexy le donne tutti i giorni. Le loro vitine divennero di vespa strizzate in corpetti e guepierre, le gonne a corolla disegnavano la figura, scivolavano sui fianchi e mettevano in risalto il seno. L’orlo a venti centimetri dal suolo scopriva con elegante malizia 20 centimetri di sottile caviglia parigina. Belle, sensuali, eleganti e soprattutto pronte a riconquistare il loro posto nel mondo.
Le donne erano rinate e Christian Dior le vestiva.
Ma non fu tutto: gli anni di povertà verso finiti e Dior decise che la sua dona dovesse dopo tanto tempo ricominciare a spender per il lusso, per la su femminilità, per il superfluo ed i capriccio. Cosi nei suoi abiti c’erano metri e metri di stoffa e di lusso.
Con lui il corpo delle come tornò a sbocciare, certo qualche volta a discapito del comfort… Ma quanto amiamo i nostri piccoli segreti che ci fanno trattenere il respiro ma ci tolgono una taglia?! Io tanto!
Le femministe all’epoca si infuriarono. Noi oggi lo adoriamo.
CHRISTIAN DIOR NACQUE A GRANVILLE IL 21 GENNAIO 1905 PRIMO GIORNO SOTTO IL VISIONARI SEGNO DELL’ACQUARIO