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Ho ritrovato un quadernino dove bloggavo per me stesso alcuni anni fa.Trovo una data: 21.VII.2001. Ricopio quanto scrittoCarlo Giuliani, 22 anni, genovese d'azione, vita persa d'uomo, distesa sull'asfalto, il sangue che scorre, sangue...La stessa vita mia, o di Bush, di Schroeder, Chirac, Berlusconi, Blair eccetera. Stessa vita, stesso valore, stesso volere, stessa solitudine. Di tutte queste vite sommate, una vita in meno: più dolore e sgomento.
Nessuno ha torto, nessuno ha ragione.Tutti hanno torto, tutti hanno ragione.
Due braccia alzate, un estintore, una pistola che punta l'obiettivo e spara alla testa. Di tante parti del corpo, proprio la testa doveva essere colpita, la testa coperta da un passamontagna. E se Carlo fosse stato a volto scoperto il carabiniere avrebbe mirato sempre alla testa?Un passamontagna della disidentificazione.
Coi ‘se’... d'accordo. Ma quando una vita si scioglie sull'asfalto rovente i ‘se’ ti martellano in testa e tutti li provi per dar modo alla tua immaginazione di trovare una via di scampo, una giustificazione all'assurdo, per offrire al caso un'altra possibile combinazione.